27/09/2008 Tempo di lettura: 3 minuti
Di nuovo lui. Felipe Massa firma la pole position di un gran premio storico, il primo di una serie inedita, spettacolare, del tutto unica. Singapore by night. L’Asia ospita un appuntamento di Formula Uno in più, in un luogo internazionale, neanche poi tanto distante da Sepang, che debuttò nel campionato nel lontano 1999.
Si vedono gli occhi. Non è una frase senza senso, è l’immediata percezione che ha avuto chiunque segua questo sport con passione e attenzione: dalla camera car che punta dritto alla visiera di alcuni piloti si può ammirare l’espressione visiva di ognuno di loro. Un’occasione più unica che rara, visto che in nessun’altra condizione (a parte qualche gp sotto la pioggia con determinate angolazioni della luce e per poco tempo) è possibile osservare dove vanno con lo sguardo Hamilton e gli altri piloti che hanno questo tipo di camera a bordo.
In molti hanno detto che su questa pista, come in molte altre, non è possibile sorpassare. E la pioggia può sempre essere dietro l’angolo, anche se finora non si è vista cadere una goccia d’acqua (e forse non se ne vedrà neanche mezza per la gara). E’ in questo che spera la Ferrari: niente pioggia, niente rotture, niente errori. Con dei presupposti così, Felipe può fare parecchio, magari confidando in Kimi Raikkonen, che dovrà dare una grande mano d’aiuto al compagno di squadra per portare via punti ad Hamilton.
Lewis partirà dalla prima fila al fianco del brasiliano, ma con tanto spavento alle spalle: nel Q2 l’inglese ha rischiato di restare fuori dall’ultima fase delle qualifiche, ripetendo (anche se in modo diverso) l’errore micidiale di Monza. Si è qualificato decimo (nel Q2) e ha così potuto gettare le basi (con quel pizzico di fortuna che in queste situazioni non lo abbandona mai) per la seconda posizione in griglia. Merito anche di Fernando Alonso. Sì, proprio lui, che è stato costretto dalla sua Renault a uno stop definitivo lungo la pista per problemi tecnici giusto nel Q2, dove lo spagnolo aveva tutte le intenzioni di far bene e magari lottare per i primi posti in griglia. Quel concorrente in meno, quindi, che ha indirettamente consentito ad Hamilton di non partire undicesimo. Domani lo start quando in Italia saranno classicamente le 14, mentre a Singapore saranno le 20 e il sole sarà appena sceso. Uno scenario impressionante, come il giro che ha consentito a Massa di ottenere un’altra pole stagionale. E’ evidente, a Felipe i circuiti nuovi e magari cittadini piacciono non poco…

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