L'operazione di Sainz apre ad un'ipotesi: il porpoising può causare l'appendicite?

Sembra strano. Un'ipotesi azzardata, eppure... C'è chi crede che il porpoising possa essere la causa di possibili infiammazioni all'appendice. A lanciare l'ipotesi è il pilota della Williams, Alexander Albon, che nel 2022 fu costretto a saltare il GP d'Italia per sottoporsi, anche lui come Sainz ad un intervento chirurgico di appendicite.

Ora, a molti può apparire anche abbastanza 'folle' collegare le due cose, eppure Albon ha messo tutti di fronte ad un'evidenza. Fino a qualche anno fa era difficile che i piloti dovevano essere sottoposti a simili operazioni e ora, dall'avvento delle vetture ad effetto suolo, ovvero da quando si è tornato a parlare di porpoising, già se ne annotano due casi.

Norris sostiene la tesi di Albon

Se tra voi ci sono degli scettici non preoccupatevene, non siete soli. Però anche se appare difficile al momento trovare una corrispondenza scientifica, Lando Norris, anche se con qualche riserva, sembra comunque sostenere la tesi di Albon: "Non ho idea di come le due cose possano essere correlate. Qual è la media delle persone che ne sono affette? 1 su 5? 1 su 10? Non sono un medico, ma guardando al passato, possiamo dire che questo dato può essere migliorato dal momento che il 100% dei piloti non ne veniva colpito".

"Molte persone penseranno che si correva in situazioni peggiori qualche anno fa, ma io credo che i tempi siano cambiati. Da pilota riconosco che spesso ci si lamenti troppo, però ci sono delle cose che non si possono trascurare: sicurezza e salute prima di tutto", ha proseguito il britannico della McLaren nell'intervista raccolta da 'RacingNews365.com'. "Bisogna sempre cercare di migliorare perché i team e gli ingegneri nn si fermano, il progresso continua e le auto saranno sempre più veloci. Per quanto riguarda il porpoising posso dire che adesso non è così grave come due anni fa, anche se in certi momenti continua a farsi sentire".

Foto: Mercedes

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