Ad annunciare la decisione della Casa nipponica è stato Fukui, il presidente della Honda in persona. La notizia, più che dare uno scossone al mondo della Formula Uno, può diventare un vero terremoto. Il ritiro dal mondiale è immediato, la squadra non esisterà più già a partire dal 2009 e questo improvviso evento è stato giustificato e motivato con il discorso relativo alla crisi economica globale. Viene da pensare, comunque, che il ritiro sia legato anche alla mancanza di risultati in contrasto con un budget altissimo, cifra che solo un colosso come la Honda poteva permettersi. La Casa vanta un prestigioso passato come motorista (basti pensare a quasi vent'anni fa) ed è subentrata alla BAR qualche anno fa, diventando un team completamente autonomo come Ferrari, Renault, Toyota, Bmw. Ci si chiede quale sarà l'effetto domino di questa decisione; meno di un anno dopo il ritiro della Super Aguri (legata a doppio filo proprio alla Honda...) la Formula Uno si ritrova con nove team e diciotto macchine, due vetture in meno rispetto alle condizioni contrattuali stipulate con le emittenti televisive da Bernie Ecclestone... Inutile dire che il raggiungimento di un tetto di spese ancora più basso sarà l'obiettivo principale di tutti. Nella speranza, ovviamente, che nessuno osi proporre soluzioni impensabili come il motore unico. Servono idee (valide), e alla svelta.