Misano, buona la prima: si potrebbe sintetizzare in questo modo la prima gara del mondiale di Formula E disputata a Misano Adriatico, nell'autdromo dedicato a Marco Simoncelli, che ha portato la serie 100% a disputare il suo round italiano su un tracciato permanente dopo aver abbandonato Roma per motivi di sicurezza della pista. Una gara, come quasi sempre accade per la categoria, ricca di azione e non priva di colpi di scena, oltre che ricca di sorpassi in tutte le zone del gruppo.
Dopo il via, in cui non si sono riscontrati incidenti, nei primi giri ci sono stati svariati cambiamenti di posizione, soprattutto finalizzato a risparmiare energia, con il pilota di casa Edoardo Mortara che è stato costretto al ritiro dopo appena un giro, e Nyck Cassidy con Pascal Wehrlein che sono dovuti rientrare anticipatamente ai box, e rassegnarsi all'idea di poter fare bene, a per un cambio dell'ala anteriore, a causa delle collisioni con altri piloti in fase di sorpasso. Non solo, poiché al pilota del team DS Penske, Jean-Eric Vergne, è stata inflitta una penalità di cinque secondi proprio per l'incidente con la Jaguar di Nick Cassidy.
Una gara, come detto, ricca di cambi di posizione, sia per l'azione in pista, sia per l'attivazione dell'attack mode (la modalità che fornisce per pochi minuti in gara della potenza extra al powertrain e che si attiva passando in due check point fuori traiettoria, tali per far perdere tempo e posizioni), con le cose che potevano cambiare e andare storte davvero velocemente, come accaduto alla Maserati di Maximilian Günther che, in bagarre con altri piloti, è quasi volato in aria dopo un contatto con un dissuasore, spinto fuori traiettoria dalla Envision di Sebastien Buemi.
Una gara che, con il passare dei giri, si è fatta via via più emozionante nelle prime posizioni e per la lotta per la vittoria, con la Porsche di Antonio Felix da Costa e la Nissan di Oliver Rowland che hanno leggermente staccato il gruppo, dando vita ad un duello sino all'ultima curva per la vittoria nella tappa italiana della quarta categoria motoristica al mondo. Un duello che, alla fine, ha visto Da Costa avere la meglio sul pilota inglese.