Qualifiche difficili in terra giapponese, sul circuito di Suzuka, uno degli ultimi baluardi asfaltati della vecchia guardia, anch’esso teatro di scontri epici e meno epici, ospite di tappe storiche della Formula Uno. La prima notizia non felice, nel Q1, viene da Giancarlo Fisichella: il romano, purtroppo, non ha superato la prima fase di qualifica e partirà ancora una volta nelle retrovie. Risultato deludente, frutto anche delle difficoltà di fine stagione della F60, ormai orfana di sviluppo perché le forze ferrariste sono logicamente concentrate sulla prossima stagione, in cui Fernando Alonso debutterà sulla Rossa prendendo il posto di Kimi Raikkonen.
Altre notizie poco felici, decisamente più importanti, sono venute dal Q2, quando Alguersuari (prima) e Glock (dopo) sono stati autori di impatti da brivido contro le gomme. Paura per entrambi, soprattutto per il tedesco, che è andato a sbattere con notevole violenza prima di imboccare il rettifilo d’arrivo. Per Timo, già febbricitante prima di mettersi in macchina, sono stati necessari i soccorsi medici. Nessun pericolo, nonostante la paura iniziale, ma soltanto una ferita ad una gamba (non si pensa a fratture, però la gara di domani è andata). Due bandiere rosse, quindi, seguite dalla terza, causata da un’uscita decisamente più leggera di Kovalainen.
Tra le tante interruzioni, alla fine di tutto è emersa la Red Bull di Sebastian Vettel, che domani potrà giocarsi l’ultima disperata chance di attacco nei confronti delle Brawn, ormai prossime a portare a casa entrambi i campionati. Una polemica riguarda proprio le vetture inglesi: in regime di bandiera gialla, alla fine del Q2, non avrebbero alzato il piede a sufficienza nel tratto interessato, cosa che ha fatto andare Alonso su tutte le furie (Fernando avrebbe avuto un vantaggio se i commissari avessero penalizzato le Brawn). La punizione, però, non è arrivata. Barrichello partirà in quinta posizione, due davanti al compagno di squadra. Ottavo crono per Raikkonen, che nel Q3 è stato sopravanzato da parecchi dopo aver segnato il miglior tempo. Un gran peccato, inoltre, per Buemi, entrato nel Q3 ma autore di un’uscita di pista che ha messo ko la sua Toro Rosso. Domani lo start quando in Italia saranno le sette del mattino.
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