Seppur con poche speranze, il campionato si riapre quando mancano due gare al termine della stagione: Sebastian Vettel fa centro e conquista senza esitazione la terza vittoria stagionale con la Red Bull. Del campionato Costruttori è inutile parlare: la Brawn è praticamente la squadra che raccoglie il testimone della Ferrari, vincitrice di questo titolo nell’ultimo biennio. Come avevamo già visto in prova ieri, Suzuka è un richiamo ai vecchi circuiti, quelli con vie di fuga in ghiaia, che non perdonano niente, che non ammettono errori. Altrimenti si va fuori senza possibilità di riserva. Lo sa bene Alguersuari, che anche nella giornata di oggi si è preso un bello spavento con un’altra uscita di pista violenta, che poteva rimescolare le carte con l’uscita della safety car negli ultimi giri.
Sulla gara di Vettel non c’è molto da dire: ha dominato e basta. Finalmente si è rivista la Red Bull dei tempi migliori, di colpo diversa dal team deludente che era diventata fino a poco tempo fa. Un’alternanza di belle e brutte prestazioni che non dovrà aver luogo fino all’inizio del mese prossimo: servono con costanza gare come queste per tener viva la speranza di lottare con Button fino alla fine. Jenson, senza alcun dubbio, ha ipotecato il campionato da prima di metà stagione, quando il suo dominio è stato pressoché totale. E’ stato questo dominio a dargli la possibilità di conservare un incredibile vantaggio nonostante una seconda parte di campionato da dimenticare. Pochissimi punti (a parte lo sprazzo di Monza) su tante gare e un ritmo totalmente diverso da quello primaverile. Scherzi della Formula Uno…
La Ferrari, ormai chiaramente proiettata in termini 2010, riesce comunque a portare a casa ottimi risultati, specie dopo il mezzo disastro di Singapore soltanto sette giorni fa. Kimi Raikkonen sfiora il podio e chiude quarto alle spalle di Hamilton, che alla fine riesce a difendersi bene. Giancarlo Fisichella non naviga più solamente nelle retrovie e conclude un grappolo di posizioni più avanti rispetto alla qualifica: dodicesimo. Merito anche del Kers, con cui il romano ha sopravanzato più vetture al via. Rimane l’immagine non gradevole, però, di quell’uscita dai box con Kovalainen subito dietro e pronto al sorpasso. Nessuna reazione logica, poco spirito di difesa. Ingredienti non attesi da un pilota come Fisichella.
Podio per la Toyota, che chiude seconda con Jarno Trulli: una vera festa a Suzuka, di fronte al pubblico di casa. Terza piazza per Lewis Hamilton, autore di un inseguimento a distanza nei confronti dell’imprendibile Vettel. 16 i punti di differenza tra il leader iridato e Sebastian, con due gare da disputare. Un’impresa folle, ardua, che ha il sapore di quel distacco poi colmato di due anni fa, con Raikkonen a caccia di Hamilton e Alonso. Forse a San Paolo, tra due settimane, Felipe Massa potrà fare da spettatore alla sfida finale tra i pochi contendenti al titolo, tra cui c’è Rubens Barrichello, figlio di quella “torcida” che indipendentemente dal risultato gli scalderà parecchio il cuore…
Tutte le news, le foto, il meteo, gli orari delle sessioni ed i tempi del Gran Premio del Giappone 2009