Presentata la F10!
E' nata da uno studio lungo e accurato la nuova arma del Cavallino per battere i rivali e chiudere la difficile parentesi 2009

28/01/2010 Tempo di lettura: 4 minuti
Eccola qui, la F10 ha appena fatto il suo esordio davanti agli occhi di tutto il mondo (diretta sul sito ufficiale Ferrari in mattinata e sulla Rai per chi in Italia l’avesse voluta vedere semplicemente in tv), accarezzata e coccolata con lo sguardo dagli uomini in rosso che l’hanno descritta al pubblico e posizionata in mezzo ad una California stradale ed una 458 Italia rosso fiammante (l’ultima sportiva stradale concepita, in sostituzione della F430 del 2004). Finalmente la Ferrari è tornata alle care vecchie presentazioni, in quanto negli ultimi anni le cerimonie erano state molto più spartane e semplificate. Dopo l’introduzione di Stefano Domenicali i piloti (presenti ovviamente i titolari, Massa e Alonso, insieme a Fisichella, Genè e Badoer) hanno tolto il lenzuolo rosso che copriva la monoposto, lanciandola così nel mondo. Il primo impatto, frontale, ricorda molto il disegno del muso Red Bull, con quella “gola” scavata nella porzione centrale. Linee dure, decise, che poi si ammorbidiscono man mano che si va verso il posteriore, con le sinuose pance laterali che adesso appaiono decisamente allungate rispetto al passato e con un tetto spiovente verso il centro vettura. Quasi una deformazione ottica cui dovremo fare l’abitudine, visto che adesso i rifornimenti in gara sono stati archiviati e si dovrà correre con un unico carico di benzina dall’inizio alla fine del gran premio. Dopo tre anni in cui il rosso imperava in tinta unica sull’intera carrozzeria delle monoposto, si è tornati al mix con il colore bianco, che adesso ritorna imponente soprattutto sui profili alari anteriori e posteriori. Tecnicamente la F10 rappresenta un progetto diverso dalla F60, il cui sviluppo fu interrotto in corso di stagione per concentrare tempo e risorse su questo nuovo progetto, che è stato dunque ben studiato. L’abbandono del Kers ha consentito di recuperare spazio (e risparmiare peso, che comunque risulterà incrementato per il discorso del carburante), è stata rispettata con assoluto rigore la sempre maggiore severità relativamente ai crash test, sono stati studiati appositamente freni e sospensioni in vista del diverso comportamento che avranno le vetture nell’arco dell’intera gara, più stressante a carico di queste componenti. Ha fatto un certo effetto sentir parlare entrambi i driver titolari in un italiano pressoché perfetto (senza considerare che anche i vertici dello staff sono ormai quasi esclusivamente tricolori). Previsioni? Ancora non si può dire molto, bisogna attendere il responso della pista. Responso che sarebbe dovuto giungere oggi stesso a Fiorano con Felipe Massa, che doveva girare brevemente per sfruttare alcuni chilometri bonus per le attività pubblicitarie. Il tutto non si è potuto svolgere per via delle condizioni climatiche estremamente rigide (neve e ghiaccio). Molto probabilmente, quindi, si andrà direttamente in Spagna l’1 febbraio, per l’inizio dei test collettivi (che dureranno per buona parte del mese, unici consentiti per regolamento…). Sulla carta, secondo le prime dichiarazioni, questa Ferrari sembra nata bene, appare il mezzo ideale per uscire dalle difficoltà infinite della stagione conclusasi qualche mese fa. Di sicuro dovrà essere la monoposto del cambiamento, se non altro del ritorno ai vertici. Anche perché con due piloti così si possono realizzare a maggior ragione buoni risultati…