28/08/2010 Tempo di lettura: 4 minuti

La Formula Uno torna in pista, a Spa, per il gran premio del Belgio, storico appuntamento di questa categoria, con ogni probabilità la pista più bella dell'intero mondiale, la più completa e sicuramente una delle più affascinanti. Eravamo rimasti, subito dopo l'Hungaroring, con ben cinque piloti nell'arco di una ventina di punti. Adesso la sfida è ripartita, un suo nuovo atto verrà scritto domani e le qualifiche hanno dato i primi responsi.

Ad essere protagonista, oggi, è stata soprattutto la pioggia, che ha capricciosamente rimescolato le carte in tavola rendendo la vita non facile in particolar modo a qualche pilota (vedi Alonso). Da questo clima di incertezze è uscito senza alcuna difficoltà Mark Webber, ancora una volta chirurgico e veloce, coadiuvato dalla solita fantastica Red Bull, che funziona ovunque e al momento giusto. Giro secco e pole, senza troppi giri di parole (e soprattutto senza troppi giri in pista...), con la consapevolezza che domani potrà mettere a segno un importante successo nell'ottica del campionato.

La stessa ottica avrebbe dovuto averla la Ferrari, che con Alonso ha gettato al vento un'occasione perfetta per lottare con i primi. Occasione che, ad esempio, la McLaren ha colto senza alcun errore, riuscendo a portare molto avanti le sue vetture su una pista che avrebbe potuto rivelarsi più complessa per la monoposto. La Ferrari, ancora una volta, è andata in tilt per via della pioggia. La pista si è bagnata in più momenti nel corso delle qualifiche. L'ultima parte del Q3 era fortemente candidata a svolgersi sotto l'acqua, un dato che il team in rosso avrebbe dovuto tenere pesantemente in considerazione. Invece Fernando, complice l'ennesima sfortuna (ma perchè succedono tutte a loro?), è rientrato alla fine delle qualifiche con gomme morbide mentre stava iniziando a scendere la temuta pioggia. Errori grossolani e cattiva sorte sembrerebbero dunque gli ingredienti di un risultato molto difficile per Alonso: il decimo posto in griglia, ultimo tra i qualificati del Q3.

E' chiaro che una partenza dal decimo posto, domani, si tradurrà in una gara tutta in salita, in rimonta e senza grandi aspettative. Probabilmente pioverà ancora a tratti e servirà quella freddezza strategica che a Maranello hanno purtroppo smarrito da tempo. Un vero peccato, perchè nelle libere del venerdì Fernando aveva segnato il primo tempo in entrambe le sessioni, mostrando un buon potenziale. Gli ultimi risultati dello spagnolo (vittoria in Germania e secondo posto in Ungheria) gli hanno permesso di avvicinare i numerosi rivali della classifica piloti. A Spa servirà come minimo un podio, per continuare il percorso disegnato dallo stesso Alonso nell'immaginaria tabella di marcia verso l'iride. La giornata di oggi, in un'ottica non totalmente ottimistica ma pragmaticamente realistica, potrebbe significare, a fine stagione, un campionato perso. Perchè non si lascia nulla per strada e bisogna essere sempre lì tra i primi. E la Ferrari, oggi, aveva tutte le carte per farlo. Partenza domani alle 14.

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