La prima vittoria di Piastri: gioia, lucidità e nervi tesi

Quando Oscar Piastri si è presentato nel paddock con la divisa color papaya si sapeva che aveva talento, oltre che a un palmares invidiabile, altrimenti non si spiegava il trambusto per i contratti firmati e poi recisi. E il classe 2001 non ha deluso le aspettative, conquistando la sua prima vittoria al Gran Premio d'Ungheria. Nonostante da parte sua ci sia molto da festeggiare, tra l'ottima partenza e la gestione quasi chirurgica della prima posizione, la strategia del muretto ha lasciato l'amaro in bocca, e anche la sua espressione tradiva del nervosismo. Di seguito riportiamo le sue parole sotto al podio. 

"È una grande giornata, la aspettavo da quando ero ragazzino. La situazione si è fatta complicata alla fine, ma mi sono messo nella posizione giusta in partenza. Ringrazio il team per la macchina fantastica, abbiamo vissuto delle belle giornate in passato, mi hanno dato l'opportunità di stare in Formula 1 e mi hanno vincere dopo solo 18 mesi. La vettura è una vera bestia, veloce in ogni condizione e abbiamo avuto la situazione sempre sotto controllo, il che è fantastico. Lo scambio con Lando è stato un quadro particolare e ammetto che ero nervoso, ma la squadra ha gestito tutto bene e penso che fosse la cosa giusta, perchè in partenza ero davanti. Nell'ultimo stint il mio passo non era veloce, ma ero nella posizione per concretizzare. Ho ancora molto su cui lavorare, ma mi godrò questa vittoria intanto. Cercherò di fare il miglior lavoro possibile e imparare ogni gara. Penso che anche a Spa potremo essere vicini, anche se di recente non siamo stati molto fortunati lì. La macchina ora è forte in ogni situazione", ha detto Piastri al microfono di Nico Rosberg. 

Foto copertina x.com

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