Lawson spiega l'approccio spietato di Marko: «Ci chiamava alle sei del mattino»
17/10/2024 14:00:00 Tempo di lettura: 3 minuti

L'ambiente del mondo Red Bull è noto per essere spietato, come un tritacarne. I giovani piloti vanno e vengono, e appena non si è prestazionali il contratto viene tagliato davanti agli occhi (con tutti tranne che con Perez, per qualche strana ragione). Certo, la Formula 1 non è il posto delle amicizie e delle pacche sulle spalle: ci sono le persone migliori in soli 20 posti e nessuno può permettersi di battere la fiacca. In particolare, spesso sulla cronaca si leggono le critiche e le parole dure di Helmut Marko nei confronti del suo piloti, e Liam Lawson ha spiegato altri dietro le quinte del suo approccio spietato. 

"La parte più difficile di stare in questo sistema è quando sei molto giovane, nel mio caso avevo sedici, diciassette anni. Si passa dall'essere solo un pilota di un team junior ad avere gli occhi della Red Bull addosso, con Helmut Marko che ti chiamava e ti metteva pressione. Succedeva anche al mattino alle sei, ti diceva che bisognava fare meglio nella settimana seguente, altrimenti eri nei guai. Si poteva solo vincere, altrimenti ti diceva che non avevi futuro con la squadra", ha spiegato il nuovo pilota della VCARB al podcast F1 Nation. Tuttavia, il giovane, a posteriori, ha quasi ringraziato questa serietà. "Era un approccio spietato, ma sono contento di essere passato da lì perchè adesso che sono in Formula 1 sono abituato alla pressione. Lo scorso anno non sarei riuscito ad entrare all'ultimo e performare se non avessi avuto il fiato di Marko sul collo in passato". 

Anche uno degli host del podcast, Damon Hill, ha difeso questo approccio di Marko: "Credo che ci sono degli aspetti positivi, perchè non ha senso edulcorare i problemi quando sbagliano. Bisogna tenere le persone allerta, come succede nel mondo reale, ed è peggio sentirsi dire dopo che non andava bene quando credevi di essere nel giusto. Io ho sempre ricevuto critiche da Patric [Head, il DT della Williams ndr] e da mio padre [Graham Hill]. In questo mondo bisogna sempre essere severi con se stessi, fare come lo scenario del bastone e la carota per trovare la motivazione". 


Tag
lawson | rb | hill | ricciardo | hill |