Conquistato il suo quarto Mondiale, Max Verstappen è entrato a pieno diritto in una Hall of fame esclusiva. Infatti, solo altri cinque piloti hanno conquistato quattro o più Titoli, e i loro nomi riecheggiano in ogni dove nel paddock: Schumacher, Hamilton, Prost, Fangio, Vettel. L'olandese è riuscito in questa storica impresa a soli 27 anni, e la sua giovane età gli permette di sognare in grande, fino a quell'obiettivo per tutti ancora irraggiungibile, ossia portare a casa Otto Mondiali. "Per ottenere quei risultati bisogna avere la squadra giusta, e non credo mi troverò in quella condizione. Sono già orgoglioso di averne quattro. Alla fine, cosa cambia tra un Titolo e sette? Se ci sarà la chance non mi tirerò certo indietro. Quest'anno ho vinto anche senza la monoposto più veloce; ho imparato a dare tutto ogni volta che mi calo nell'abitacolo. Al momento il futuro è incerto, perciò mi godo quello che ho", ha detto proprio il neo campione in conferenza stampa.
Tuttavia, questa scalata al successo non si prospetta così semplice come negli ultimi due anni, quando ha vinto sì con talento, ma anche con una macchina dominante. Il Mondiale di quest'anno ha dimostrato che a Verstappen non serve necessariamente la vettura più veloce, ma Pierre Wachè ha comunque lanciato un monito: nel 2025 la situazione in Red Bull potrà essere ancora peggiore. "Non ho per niente sicurezza nel 2025. Gli altri saranno veloci tutto l'anno, noi saremo in lotta. Ma i miei dubbi possono diventare una forza, perchè se ti accontenti del tuo lavoro non migliori, non cerchi altra performance", ha spiegato il direttore tecnico ad Autosport. L'ingegnere, giustamente, non vuole esporsi troppo nè fare previsioni, ma se così fosse la squadra correrebbe anche il rischio di perdere il suo asso nella manica, ovvero Verstappen. Non è una sorpresa che il pilota abbia mostrato interesse anche ad altri competitor, e se le proposte sportive saranno migliori di quelle del team di Milton Keynes, nessun contratto lo terrà vincolato.
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