Il CEO della Formula 1 Stefano Domenicali, insieme al presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem, hanno scritto una lettera indirizzata al Governo Italiano e a Giorgia Meloni dove richiedevano dei chiarimenti in merito al futuro del Gran Premio d'Italia.
Senza dubbio la nostra Nazione vuole mantenere in Formula 1 entrambi i GP di Monza e Imola, ma il futuro sembra molto incerto. Come riportato da Motorsport Italia: "attualmente in parlamento è in approvazione il Decreto Emergenze che punta a considerare decaduto il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani, perché il disegno di legge vuole estendere i limiti di mandato anche agli enti pubblici che sono federazione sportiva: l’ACI, infatti, rappresenta l’ASN italiana alla FIA".
Con il Decreto Emergenze, l'obiettivo delle Commissioni Bilancio e Ambiente è quella di rendere retroattiva la norma per far decadere il quarto mandato del Presidente dell'ACI Angelo Sticchi Damiani. Il prossimo 12 febbraio infatti l'Assemblea dell'ACI dovrà indire delle nuove elezioni per eleggere il presidente. Da quel giorno poi scatterà un conto alla rovescia di 45 giorni nei quali dovranno essere presentate tutte le candidature.
Il provvedimento ha però messo in allarme sia Liberty Media, promotore della Formula 1, che la Federazione Internazionale. Proprio per questo motivo Stefano Domenicali, CEO della F1 ha scritto una lettera a Matteo Salvini, ministro dei trasporti e delle infrastrutture; Giancarlo Giorgetti, ministro dell’economia e delle finanze, e Andrea Abodi, ministro dello sport, per chiedere garanzie sugli impegni che sono stati presi e sottoscritti da Sticchi Damiani.
La preoccupazione dell'imolese è quella che il cambio di gestione possa portare a dei ritardi nell’avvio dei lavori che Monza ha sottoscritto e finanziato. L'italiano, intervistato da Motorsport si è detto preoccupato e ha dichiarato: "Ho bisogno di garanzie che i lavori di Monza possano essere eseguiti nei tempi, rispettando le clausole del contratto".
Successivamente, anche Mohammed Ben Sulayem, presidente della FIA, è intervenuto sulla questione, scrivendo una lettera direttamente al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, affinché venga rispettata l’autonomia dello sport dalla politica. Adesso però si attende una celere risposta da parte della Politica Italiana.
Ovviamente questo problema non si riflette solamente sulla Formula 1, ma anche su altre categorie come quella del WRC. Il Rally d'Italia, che si disputa in Sardegna, non è in pericolo per l'edizione 2025, ma dal prossimo anno la questione sarà diversa, poiché anche quello è in attesa di rinnovo.
Il Governo è dunque chiamato a rispondere fermamente quanto prima, altrimenti c'è il forte rischio che la Formula 1 abbandoni l'Italia e andando a correre in uno dei tantissimi altri Paesi che già è in "lista d'attesa". Sarebbe però un colpo bassissimo se il Circus non venisse più a Monza o Imola a causa di problemi non legati al Motorsport.
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