Il mondo della Formula 1 è noto per la sua intensità e per l'impegno totale richiesto ai suoi protagonisti, con i piloti sempre molto concentrati nel cercare una performance di alto livello, visto anche l’enorme stress psicofisico richiesto. Tuttavia, molti piloti hanno trovato il tempo, sia durante che dopo la loro carriera in F1, per dedicarsi ad altre discipline sportive, barcamenandosi in maniera attiva tra giochi e tradizioni o, più semplicemente, in altre esperienze a livello professionale, in alcuni casi anche con risultati sorprendenti. Ecco alcuni esempi emblematici.
Alex Zanardi, dopo una carriera in Formula 1 con team come Jordan, Lotus e Williams, subì un grave incidente nel 2001 durante una gara di CART che gli costò l'amputazione di entrambe le gambe. Lontano dall'arrendersi, Zanardi si dedicò al paraciclismo, conquistando cinque medaglie d'oro e due d'argento ai Giochi Paralimpici di Londra 2012 e Rio 2016.
Prince Birabongse Bhanudej Bhanubandh, noto come Prince Bira, non solo partecipò ai primi anni della Formula 1, ma rappresentò anche la Thailandia in quattro edizioni dei Giochi Olimpici nella disciplina della vela: Melbourne 1956, Roma 1960, Tokyo 1964 e Monaco 1972.
L'argentino Roberto Mieres, oltre a competere in Formula 1 negli anni '50, partecipò ai Giochi Olimpici di Roma 1960 nella vela, classificandosi al 17º posto.
Divina Galica è un esempio unico di atleta che ha eccelso in due sport completamente diversi. Ha rappresentato la Gran Bretagna nello sci alpino in tre edizioni dei Giochi Olimpici Invernali (1964, 1968 e 1972) prima di tentare la carriera in Formula 1, dove ha partecipato a diverse qualifiche.
Valtteri Bottas, attualmente pilota di Formula 1, ha mostrato una passione significativa per il ciclismo su ghiaia. Ha co-fondato l'evento FNLD GRVL in Finlandia e ha partecipato ai Campionati del Mondo UCI di Gravel nel 2024, classificandosi 134º su 233 partecipanti nella categoria 35–39 anni.
Jackie Stewart, tre volte campione del mondo di Formula 1, ha gareggiato anche nella serie Can-Am negli anni '70, ottenendo vittorie significative e dimostrando la sua versatilità come pilota.
Denny Hulme, campione del mondo di Formula 1 nel 1967, ha avuto una carriera diversificata che includeva partecipazioni nella serie Can-Am, alla 24 Ore di Le Mans e persino all'Indianapolis 500. La sua capacità di adattarsi a diverse discipline motoristiche lo ha reso uno dei piloti più versatili della sua epoca.
Nico Rosberg, campione del mondo di Formula 1 nel 2016, ha mostrato interesse per altri sport sin dalla giovane età. Ha giocato per la nazionale di tennis di Monaco e ha partecipato a eventi di triathlon, dimostrando una predisposizione naturale per le attività sportive multidisciplinari.
Daniel Ricciardo, noto - oltre che per la sua bravura - anche per il suo sorriso contagioso nel paddock di Formula 1, è un appassionato tifoso del West Coast Eagles, squadra dell'Australian Football League. Ha ricoperto il ruolo di "numero uno" tra i tifosi del club nel 2015 e 2016, sottolineando il suo legame con lo sport australiano.
Stirling Moss, uno dei piloti più celebri della storia della Formula 1, ha anche ottenuto risultati di rilievo nel mondo dei rally. Nel 1952, partecipò al Rally di Monte Carlo, classificandosi al secondo posto, dimostrando la sua abilità anche su strade sterrate e condizioni difficili.