Modifiche al GP di Monaco? L'associazione dei piloti fa sul serio: ecco le proposte
28/05/2025 07:30:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Se ne era parlato tanto alla vigilia, con non poca speranza di poter aumentare lo show nel GP di glamour ma al contempo più noioso dell'anno. Eppure il verdetto della pista è stato quantomai chiaro: l'esperimento del doppio pit stop per il GP di Monaco è fallito. Dopo i 78 giri di gara, infatti, è apparso chiaro come a nulla sia servito imporre una strategia sul circuito più stretto e dai sorpassi impossibili del calendario, se non a generare caos nella comprensione della gara senza però cambiarne la sostanza o, nei fatti, l'azione in pista. Pertanto la F1, come sempre più spesso accade negli ultimi anni nei giorni successivi alla gara nel Principato, potrebbe valutare di intervenire sul layout del toboga monegasco in vista delle prossime edizioni (malgrado che con le vetture 2026, più compatte, lo show potrebbe beneficiarne).

La GPDA fa sul serio

Appena due giorni dopo l'evento monegasco, il presidente della GPDA (l’associazione piloti), nonché ex pilota di F1, Alexander Wurz ha ipotizzato tre possibili modifiche da poter introdurre a Monaco senza stravolgere o intaccare in profondità l'anima dello storico circuito cittadino in Costa Azzurra. La prima idea, e forse la più concreta per creare una zona di sorpasso ad oggi del tutto assente, è quellab di intervenire sulla  Chicane del Porto, quella subito dopo l'uscita dal tunnel. I piloti vorrebbero infatti allargarla, spostandola in avanti rispetto alla collocazione attuale, andando a favorire una staccata degna di questo nome, decisa e utile a consentire a chi insegue di avere lo spazio per attaccre in frenata il pilota davanti.  La seconda idea riguarda la Rascasse, uno dei punti più lenti dell’intera, penultima curva del tracciato attuale: secondo Wurz si dovrebbe spostare il suo apice circa due o tre metri più avanti in modo da allargare la carreggiata (nei limiti possibili) e creare uno spazio dove poter attaccare in staccata senza rischiare di toccare le barriere con le gomme interne. “Allontanare l’apice -ha spiegato Wurz- vuol dire modificare la linea da tenere in caso di attacco. Chi è davanti dovrà scegliere se difendersi o lasciare la porta aperta. Se ti difendi, uscirai più lentamente, quindi creerai un treno dietro di te. Penso che questo sia facile da realizzare creando magari un punto di sorpasso”.

Non c'è due senza...

La terza proposta avanzata dall'associazione dei piloti riguarda il tornantino del Loews, una volta noto come Vecchia Stazione: un punto in cui si vorrebbe allungare la pista di un paio di metri sia in entrata sia in uscita, agendo sulla carreggiata e, di fatto, sulle traiettorie da tenere da parte dei piloti. Un cambio non tanto finalizzato alla creazione di un punto di sorpasso, ma maggiormente per dare modo al pilota che è dietro di costringere chi è davanti a difendesi e utilizzare una traiettoria più stretta, e di conseguenza avere una uscita peggiore per poi tentare di attaccarlo, tornando al primo punto citato, alla nuova chicane del porto dopo aver preso la scia sul "rettilineo" del Tunnel dove, ci permettiamo di aggiungere, si potrebbe anche valutare di implementare il sistema DRS, estendendo a due le zone consentite oltre a quella (poco utile) del rettilineo del traguardo.

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Foto copertina x.com


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