La rompipaddock - Tra diluvi e deliri i Campioni escono allo scoperto
28/07/2025 18:39:00 Tempo di lettura: 7 minuti

Il GP Belgio incorona Oscar Piastri nuovo principino di Spa: il suo meteo ballerino, così come l'attesa snervante a cui la FIA ci ha obbligati, ha donato ( a suo tempo) una gara bella ma non chissà quanto ricca d'attività in pista. È il momento delle valutazioni, dei pensieri più sinceri e di cosa ci ha lasciato il tredicesimo round del calendario di Formula 1.

Testa vs ingenuità

Dopo il GP Spagna Oscar Piastri è tornato a ruggire. L'ha fatto proprio a Spa, pista dove i più grandi Campioni hanno inciso gare spettacolari (10). Veloce per tutto il weekend, ha preferito non prendersi grandi rischi nella Sprint Race, unica nota negativa. 

La pole mancata per una manciata di millesimi è forse stato un bene, garantendo all'australiano maggior grip in gara, dove non ha lasciato alcun scampo al buon Norris, beffato alla partenza (lanciata). Da quel momento, nulla è cambiato: Piastri come sempre và, senza errori e senza cedimenti. Vittoria più che meritata per un ragazzo che, con le sue poche parole, sta costruendo una stagione da Campione.

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Al secondo posto troviamo uno sconsolato Lando Norris (6.5): troppi gli errori compiuti nella rimonta verso la vetta e con un Piastri mai in difficoltà, credere di vincere è una missione impossibile. Il suo volto deluso la dice lunga così come le sue ultime dichiarazioni dove appaiono segnali di timore in vista del titolo iridato. Budapest è l'ultima tappa prima della pausa estiva e tra i due sappiamo già chi vivrà tre settimane all'insegna del puro relax. 

Miracoli Rossi

Le alte velocità di Spa regalano delle piccole ma speranzose gioie per la Ferrari, con un super Charles Leclerc sul podio per la quinta volta nel corso della stagione (10). Carletto traina la squadra in solitaria, scaldando il cuore dei tifosi. 

Disperato ma non rassegnato il buon Sir Lewis (8) a cui diamo la piena sufficienza solo per la super rimonta compiuta nel corso della gara. Sorpassi da maestro, così come l'azzeccatissima chiamata ai box. La pioggia chiama il Re, e lui provvede immediatamente ad intervenire, facendo uscire persino il sole. Undici posizioni guadagnate e punti preziosissimi ottenuti per i costruttori. Speriamo che a Budapest gli scenari saranno ben diversi, e che il nostro Duo possa regalarci un degno finale di questo primo atto della stagione.

Felice e frustrato 

Max Verstappen ci mette sempre lo zampino (8), riuscendo a conquistare una super vittoria nella Sprint Race del sabato. Nelle qualifiche un errore gli costa la terza posizione che, nel corso della gara, deve comunque lasciare a Leclerc. 

L'assetto scarico della RB21 non favorisce il Leone Olandese nel corso della gara, dove il grip è stato un lontano miraggio. Tuttavia, è giusto dare una grande nota di merito alla sua indiscutibile personalità: in mezzo ai pochi temerari, è stato il portavoce di quei pochi piloti che avrebbero corso anche sotto il diluvio. Max fa parte dei Campioni a vecchio stampo, una nomina che negli uffici della Federazione, non è ben vista. 

Felici ritorni e disperazioni ad alte velocità 

Dando uno sguardo al centro gruppo e alle retrovie, George Russell torna ad occupare la quinta posizione, in un periodo più complicato che mai per lui e la Mercedes, in totale blackout (7). Dopo il Canada la magia si è spenta, lo dimostrano anche le lacrime di Antonelli (4) consapevole che la pressione in F1, può mangiarti dentro: Forza ragazzo, nei momenti più duri nascono i più grandi Campioni. 

Passando alla Williams, il weekend belga porta entrambe le vetture al traguardo, e già questo è un grande miracolo dopo le grandi disavventure degli ultimi appuntamenti. Albon si rinnova leader del team, con performance abili e stupefacenti (9). Una sesta posizione che vale molto di più per una squadra che è quinta nei costruttori, grazie solo al thailandese.

Diversa la situazione lato box Sainz: dopo un Sprint gagliarda, nelle qualifiche è desaparecidos. In gara decide di partire dalla pit-lane, ma la chiamata tardiva ai box e un passo ancora ad oggi poco presente, non portano il Matador alla remutada della stagione. Qualcuno salvi il soldato Carlos, che al momento, corre solo in mezzo alle delusioni. Piccola nota positiva per l'Alpine, con Gasly che riesce a conquistare un punto: il team francese può contare solo su di lui, dato che nemmeno Colapinto è pervenuto nella "Missione restauro" iniziata dalla squadra alcuni mesi fa. 

Dalle stelle alle stalle 

Dopo le gloriose vette raggiunte a Silverstone, Hulkenberg perde la via, precludendosi la possibilità di far parte della top 10 (4). La scelta della seconda sosta è ancora ad oggi un mistero, col tedesco che ha lasciato la zona punti per una rimonta difficile - e fallita. Unica nota positiva è Gabriel Bortoleto: il campioncino F2 porta a casa nuovi punti, iniziando a farsi notare sempre di più dai grandi.

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Drammatica la situazione per Stroll (3) che conferma come la Gran Bretagna sia stato solo un miracolo isolato; disperato il guerriero Alonso, che nulla può contro la lentezza della sua Aston Martin. Barcollanti Bearman e Ocon, che dopo alcuni lampi in qualifica, non concrettizzano nulla di buono, finendo la gara a secco di punti (4). 

Budapest, la chiusura del primo round

Questa settimana sarà ancora race week, l'ultimo appuntamento che anticipa la pausa estiva. Sarà una gara importante che ci permetterà di chiudere il primo capitolo della stagione. L'Ungheria è terra di gare epiche, sorpassi memorabili e vittorie emozionanti. Chissa sè, anche quest'anno, potremmo vivere un weekend da urlo. Alla prossima settimana, amici miei!

Foto interna x.com

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