Red Bull, un weekend da dimenticare: «Prestazione insufficiente, torneremo più forti»

La trasferta ungherese della Red Bull si è conclusa con un risultato deludente, figlio di una anomala mancanza di performance evidente sin dalle prime libere. Non è bastato il solito Max Verstappen, né un leggero maggiore feeling di Yuki Tsunoda con la vettura per salvare il weekend. La squadra ha cercato di risollevarsi fino all’ultimo, ma sono più i dubbi e la delusione che le risposte.

"Purtroppo non è stato un buon weekend per noi e dobbiamo capire il perché” – ha ammesso Verstappen, nonostante il nono posto finale. “In gara siamo rimasti bloccati nel traffico e abbiamo faticato con il grip, soprattutto nelle curve a bassa e media velocità. Il bilanciamento non c’era. Come sempre, analizzeremo tutto per migliorare in vista di Zandvoort. È stata una gara difficile, ma adesso arriva la pausa estiva: servirà per ricaricare le energie. Ci sono ancora tante gare e possiamo fare molto meglio.”

Tsunoda: “Andrò subito al simulatore”

Ancor più amaro il bilancio di Yuki Tsunoda, diciassettesimo al traguardo dopo una partenza dalla pit lane e un problema tecnico che ha reso la gara un calvario.

“Sapevamo che sarebbe stato difficile entrare in zona punti, ma il danno all’ala anteriore ha compromesso tutto. Abbiamo perso il gurney flap e con lui aderenza e ritmo. Non abbiamo più potuto fare strategie efficaci. Però posso vedere anche aspetti positivi: da Spa in poi, con il nuovo fondo, ci siamo avvicinati a Max. Il distacco è sceso a un decimo: non molti potrebbero dire lo stesso. Domani sarò già al simulatore per analizzare gli errori e prepararci meglio alla seconda parte di stagione. È frustrante, ma reagiremo.”

Mekies: “Non avevamo le prestazioni”

Un’analisi lucida arriva anche dal team principal Laurent Mekies, che riconosce apertamente le strane carenze tecniche della vettura e la necessità di reagire:

“È stato un weekend molto difficile fin da FP1, e la gara lo ha confermato. Abbiamo provato di tutto, ma ci mancava la base per lottare davanti. Non avevamo il passo, né con Max né con Yuki. È importante aver raccolto dati: ci serviranno per non trovarci più in queste situazioni. Ora useremo la pausa per riflettere e lavorare. Non sottovalutiamo la strada da fare, ma abbiamo persone di talento e vogliamo tornare in pista con un livello di prestazione diverso.”

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