Il GP Ungheria riporta Lando Norris sul gradino più alto del podio: Il britannico accorcia le distanze da Oscar Piastri, beffato da una strategia discutibile del suo muretto box. Gara da dimenticare per Charles Leclerc, che perde la possibilità di vittoria e persino il podio: È il momento delle valutazioni, dei pensieri più sinceri e di cosa ci ha lasciato il quattordicesimo round del calendario di Formula 1.
Lando Norris conquista la nona vittoria in carriera, grazie ad una strategia vincente da parte del suo muretto box (9). Allungare nel primo stint è stata una mossa vincente per l'inglese, che accorcia le distanze dall'amareggiato Piastri (8) su cui è stata costruita una strategia discutibile. L'australiano ha tentato di ricucire il gap dal compagno di squadra. Una missione ottenuta e quasi mandata in malora al penultimo giro, dove il flashback di quanto visto in Austria, ha ripreso nuovamente forma.
Ci è mancato davvero poco per il contatto, ma non è avvenuto, così come il sorpasso su Norris. Altri due giri e forse avremmo scritto tutt'altro; magari, con un'altra strategia a trionfare sarebbe stato proprio l' #81, visibilmente irritato dell'accaduto. Tre settimane di riposo saranno l'ideale per la coppia McLaren: chissà se le tanto chiacchierate Papaya Rules andranno a sgretolarsi definitivamente....Da amici a nemici è un attimo, la storia insegna.
Charles Leclerc non riesce a replicare la magia del sabato, complice una monoposto che lo abbandona a sua insaputa a metà gara (10). Il grande cuore - e soprattutto- il viscerale amore verso la Ferrari, ci portano ad ammirarlo e rispettarlo ad ogni mossa compiuta. Le frustazioni via radio dopo aver preso consapevolezza della vittoria sfumata, creano rammarico anche ad un tifoso medio seduto su un misero divano.
Unico condottiero di questa squadra, queste vacanze saranno fondamentali per distaccarsi dalle pugnalate Rosse e tentare di farsi benedire da qualche Santo in vista delle prossime tappe.
200 GP insipidi per il povero Verstappen, che come un'abile pescatore, rema senza sosta verso una misera conquista. Risultato? Solo tanta amarezza. In gara ci regala dei sorpassi caratteristici, ma nel concreto non realizza alcuna impresa. Deve persino arrendersi alla Racing Bulls di Lawson (8) che riesce a chiudergli davanti. Nono al traguardo e con la sola voglia di tornare a casa dalla sua famiglia, è probabile che il pilota olandese inizi a pensare di passare al team satellite: forse concretizzerebbe di più.
E poi così all'improvviso, ritornano pesantamente: la coppia Alonso-Stroll (9) fa tremare gli avversari del centrogruppo grazie ad un weekend da incorniciare. Doppi punti portati a casa e sesta posizione nei costruttori raggiunta in un batter d'occhio. Queste settimane di relax ci lasciano della suspence più che gradita: nella seconda parte di stagione, riusciranno a mantenersi solidi?
Altro supereroe del fine settimana ungherese è il giovane Bortoleto: il brasiliano è riuscito a incantare tutti con una qualifica da urlo, dove è riuscito a piazzarsi davanti un certo Verstappen. In gara la magia continua, mettendo a segno un grandissimo risultato. Occhio al ragazzino, potrebbe dare spettacolo nel 2026.
Passiamo poi a George Russell (8) che torna nuovamente sul podio. Dopo un periodo confuso, la Mercedes torna a impensierire gli avversari, grazie alla vecchia (ed efficace) sospensione posteriore. In vacanza non si parla certo di lavoro, ma chissà se il mare e il relax porteranno Toto Wolff e il britannico a trovare un accordo per il contratto in scadenza.
Bene anche il nostro Antonelli (7) che dalle retrovie è riuscito a raggiungere la zona punti, guadagnando un punticino prezioso che gli permetterà di vivere più serenamente queste vacanze.
Concludiamo il nostro pezzo passando all'uomo dei malumori, Lewis Hamilton (3). Un weekend da dimenticare, dove anche i mostri del passato hanno preso il sopravvento. Chi segue la F1 da anni sa bene come Sir Lewis è un tipetto emotivo. Basti pensare a quando in Mercedes andava tutto alla perfezione: dominava le gare, strappava giri veloci su giri veloci, eppure sentiva "problemi paranormali" alla vettura.
Certo, sentire dire da un sette volte Campione del Mondo che la Ferrari deve cambiare pilota fa un certo effetto. Ma Lewis è così, non pensa a ciò che può generare una sua parola pronunciata, vive la vita come le corse, tutte d'un fiato. Questa pausa gli servirà per ritrovarsi e per tentare di cambiare ritmo dall'Olanda in poi.
Passando a Williams, Haas, e Alpine (4) la prima parte di stagione si chiude senza alcun punto ottenuto tra le curve dell'Hungaroring. Tra loro c'è chi può scacciare sorrisi e chi, è vicino alla porta. Ma questa è un'altra storia, che al momento è meglio non raccontare.
Per quanto riguarda voi, non mi resta che augurarvi delle buone vacanze: ci risentiamo a Settembre, con nuove storie e aneddoti ironici da raccontare.
A presto,
La vostra Rompipaddock.
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