La Ferrari potrebbe dominare incontrastata, ma è meglio non sottovalutare la potenza della Williams e quella della McLaren...

09/06/2001 Tempo di lettura: 7 minuti
Siamo giunti a quest’altro importantissimo Gran Premio, che potrebbe, stavolta in via assolutamente definitiva, eliminare Hakkinen dalla lotta per il campionato. Molti lo hanno dato già per spacciato, ma io credo che fin quando la matematica avrà il coltello dalla parte del manico, sarà meglio non fare commenti ed attendere l’esito degli eventi. Certamente, se i punti del finnico dovessero restare quattro, o, comunque, non aumentare in modo deciso, anche quelle minuscole probabilità di riuscita che gli sono rimaste come ultima spiaggia, si perderebbero per sempre in questo fatidico 2001. Ieri si sono svolte le prove libere di Montreal, tappa che rappresenta grande sforzo soprattutto per i freni, che sono molto sollecitati; nella prima sessione di prove libere Michael Schumacher ha dominato per quasi tutto il tempo a disposizione dei piloti. Verso la fine c’è stata la rimonta di Coulthard e del compagno di squadra Rubens Barrichello, che hanno sorpassato il tedesco. Ma le prove libere che contano di più sono quelle della seconda sessione (naturalmente quella del venerdì), dove Hakkinen è finalmente tornato ad attaccare come prima, facendo segnare un tempo decisamente basso, addirittura inferiore di circa quattro decimi di secondo rispetto alla pole (di Michael Schumacher) dell’anno scorso. Subito dopo, Coulthard, con un tempo superiore a quello del compagno di squadra di circa quattro decimi; Irvine ha ottenuto il terzo tempo, e questa è la dimostrazione pratica che il lavoro della Jaguar sta finalmente portando i suoi frutti, specie dopo la modifica radicale del retrotreno, completamente riprogettato prima di Monaco: si è trattato di una saggia decisione da parte degli uomini in verde. Quarto Barrichello, a nove decimi dal primo tempo, poi Montoya, che, come esordiente in F1 su tale circuito, non se l’è cavata per niente male; vedremo cosa combinerà nelle qualifiche e durante la gara, dove la tensione aumenterà moltissimo. Sesta l’altra Williams, quella di Ralf Schumacher, e settimo si è piazzato un ottimo Heidfeld. Ottavo Trulli, seguito dal compagno di scuderia Frentzen; dopo, Panis ed il ferrarista tedesco, il quale ha dovuto aspettare parecchio (sempre nella seconda sessione, naturalmente) prima di poter scendere in pista, in quanto aveva effettuato delle richieste di cambiamento di assetto sulla sua vettura numero 1, che hanno portato via la prima metà di tale sessione, causa il gran lavoro dei meccanici, che hanno anche incontrato qualche intoppo imprevisto. E poi un serie di giri lentissimi del Barone Rosso, che lo hanno condotto ad ottenere l’undicesima posizione. Dodicesimo Alesi, seguito da Raikkonen, De La Rosa (che non convince moltissimo), Fisichella (con una perennemente disastrata Benetton). Sedicesima posizione per Verstappen, poi Bernoldi (che ha “fatto pace” con Coulthard, dopo gli insulti dello scozzese a Montecarlo), diciottesimo Villeneuve, seguito da Burti, Alonso, Button (sta correndo male con la vettura che si ritrovano lui e Giancarlo), ed a chiudere lo schieramento delle libere, Tarso Marques, altrettanto in crisi ed in disperazione con una Minardi che sembrava aver trovato, con Brunner, l’andamento migliore, procedendo pian piano, ma costantemente… Poi ricordiamo ciò che è successo riguardo il progettista in questione e la Toyota… Ma questa è un’altra storia. Dalle libere si può, comunque, dedurre un abbozzo di come andrà nel weekend di Montreal. La Ferrari, se si mette sotto e se verrà accompagnata da quel pizzico di fortuna che l’ha aiutata negli ultimi Gran Premi, vincerà di sicuro e dominerà incontrastata. La McLaren sembra essere uscita dal periodo nero (eccetto le polemiche riguardanti Newey e la Jaguar… Ma anche quella è un’altra storia), e potrebbe davvero far paura, in questo fine settimana: è, anche in tal caso, questione di fortuna e di impegno. La terza forza del mondiale (stiamo, ovviamente, parlando della Williams) è sempre lì, dietro i primissimi, dietro l’elite, ad attendere errori altrui per andare verso un bel podio, o, meglio ancora, verso una bella vittoria. Le Jordan hanno convinto non molto, eccetto che per la prestazione di Trulli, che deve aver reso soddisfatto patron Eddie; la Jaguar, come avrete dedotto dalle mie precedenti parole, può puntare a buoni risultati; se ci si mette anche la fortuna, può puntare ad un podio: il che sarebbe il massimo per la suddetta squadra, che ha assoluto bisogno sia di punti che di buoni piazzamenti, per risollevarsi dalla crisi che l’ha colpita praticamente sin dall’entrata in F1, avvenuta l’anno passato. La Sauber ha un po’ di difficoltà, e non si troverà benissimo nel weekend, anche perché Raikkonen manca di esperienza su un tracciato dove ce ne vuole davvero tanta… La Prost, dopo il punticino (che è valso quanto una vittoria) di Montecarlo, ottenuto ad opera di Alesi, potrebbe non ottenere nulla di buono qui, poiché servono tante cose che mancano al team del quattro volte campione del mondo. Le Arrows (stranamente) e le Benetton (ciò non sorprende) sono in crisi su circuiti così stressanti come questi; ma sono fiducioso, soprattutto per il team di Verstappen e Bernoldi, mentre, dal lato della scuderia anglo-trevigiana, Giancarlo ha sempre ottenuto ottimi risultati, qui. La Bar si trova benino con Panis, ma si è trovata di certo poco bene con l’unico pilota canadese del Circus attuale: Villeneuve. La pista che porta il leggendario nome di un personaggio come il padre di Jacques, continua, invece, a non portare nulla di positivo a quest’ultimo, che, ogni volta che guida su tale circuito, sembra essere perseguitato dalla nuvoletta di Fantozzi. Inutile dire, per le Minardi, che c’è moltissimo da lavorare, eppure si era recuperato qualcosa con Gustav Brunner… La squadra faentina è anche e soprattutto ostacolata dagli eventi predisposti malignamente dalla sorte.

Le posizioni della scorsa edizione:
1- Michael Schumacher (Ferrari) 69 giri, pari a 305,049 km, in 1.41’12’’313
2- Rubens Barrichello (Ferrari)
3- Giancarlo Fisichella (Benetton)
4- Mika Hakkinen (McLaren)
5- Jos Verstappen (Arrows)
6- Jarno Trulli (Jordan)

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