Morte in diretta su Kick: la Sauber prende le distanze e chiede chiarimenti
22/08/2025 07:00:00 Tempo di lettura: 3 minuti

La morte in diretta di Jean Pormanove ha scosso il mondo generando critiche complesse rivolte alle piattaforme di streaming e risvolti che hanno coinvolto anche la scuderia Kick Sauber.

Il 46enne streamer francese, che operava sulla piattaforma Kick, ha perso la vita in diretta durante una sessione del canale Le Lokal, un progetto già finito sotto inchiesta per episodi di violenza e umiliazione a scopo di audience. Una tragedia che ha portato al centro dell’attenzione la piattaforma Kick, oggi sponsor principale della Sauber.

L’episodio, definito come un mix di abusi, privazione del sonno e consumo di sostanze tossiche, si è consumato in diretta, davanti agli occhi di un pubblico attonito e con i co-streamer – accusati di essere i principali responsabili – indifferenti alle condizioni disperate di Pormanove. Il caso ha riaperto il dibattito sui limiti delle piattaforme di streaming e sulla responsabilità di chi ospita e monetizza contenuti di questo tipo.

 

Il comunicato Sauber

Non poteva restare in silenzio la Sauber, che dal 2024 corre ufficialmente con il nome di “Stake F1 Team Kick Sauber”. La scuderia elvetica, attraverso un comunicato, ha dichiarato: “Siamo addolorati per questa tragedia e confidiamo che Kick prenda tutte le misure necessarie per rafforzare le proprie tutele e proteggere i creatori di contenuti". Un passaggio inevitabile, considerando che il legame con l’immagine della squadra in qualità di title sponsor è inevitabilmente forte.

Kick, dal canto suo, ha diffuso una nota ufficiale in cui si legge: “Siamo profondamente rattristati dalla scomparsa di Jean Pormanove e porgiamo le nostre più sentite condoglianze alla sua famiglia, ai suoi amici e alla comunità. Tutti i co-streamer coinvolti in questa trasmissione sono stati sospesi in attesa dell’indagine. Abbiamo interrotto la collaborazione con l’ex agenzia francese di riferimento e stiamo rivedendo a fondo i contenuti provenienti dal mercato francese. La nostra priorità è proteggere i creatori e garantire un ambiente più sicuro su Kick”.

Colpisce anche il gesto del rapper Drake, volto di punta della piattaforma, che avrebbe offerto di pagare le spese del funerale. Persistono gravi ombre sulla gestione della piattaforma e sulle responsabilità di chi ha permesso che lo show Le Lokal continuasse ad andare in streaming nonostante le denunce precedenti.

La tragedia di Jean Pormanove solleva interrogativi cruciali sulla responsabilità delle piattaforme nello stabilire confini etici dei contenuti trasmessi.

Il futuro del rapporto tra la scuderia e Kick, già in scadenza a fine 2025, dipenderà anche da come la piattaforma saprà reagire a una vicenda che rischia di segnare profondamente la sua credibilità.

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