La pausa estiva della Formula 1, dopo 14 dei 24 GP previsti dal lunghissimo calendario 2025, può essere il momento giusto per un primo bilancio/confronto tra compagni di squadra, in particolare nella sfida che fa più male ai piloti, quella della velocità sul giro secco, in cui vincere o perdere a parità di macchina restituisce la migliore fotografia in termini di abilità.
Il dato più clamoroso e, al contempo, potremmo dire, "scontato" è che Max Verstappen resta l'unico imbattuto in sessioni cronometrate interne al team dopo 14 qualifiche e 3 qualifiche Sprint. L’olandese è anche l’unico a viaggiare in media oltre lo 0,5% meglio del compagno: Yuki Tsunoda si è avvicinato davvero solo a Spa (0,38%) e Budapest (0,22%), beneficiando dell’ultima evoluzione del fondo.
In Mercedes, George Russell continua a primeggiare su Kimi Antonelli: il rookie è riuscito a battere il compagno solo a Miami, ma per il resto il gap medio (0,47%) e un’auto resa “nervosa” da aggiornamenti alle sospensioni hanno amplificato piccoli errori.
Nei box dell'Aston Martin, Fernando Alonso, nonostante l'età, resta un punto di riferimento assoluto, 14 a 0 nelle qualifiche normali e 2 a 1 nelle sprint: Lance Stroll ha vissuto un crollo tra Monaco e l’inizio dell’estate (anche per problemi alla mano), ma ha chiuso prima della pausa in risalita, arrivando a un distacco tra lo 0,11% e 0,02% dallo spagnolo.
In Alpine, Pierre Gasly ha battuto 6-2 Jack Doohan con gap importanti e con l’arrivo di Franco Colapinto la situazione non è cambiata molto, ma ha visto l’argentino avvicinarsi un po' (0,32% vs 0,43% del precedente confronto). Gasly rimane comunque l’unico ad aver spinto con costanza la difficile A524 fino al Q3.
In Ferrari, Charles Leclerc conferma la sua eccellenza sul giro secco: Lewis Hamilton, pur mago delle qualifiche, paga mediamente 0,21% (spesso pari a tre posizioni in griglia), ma considerando le difficoltà di adattamento del campione inglese con la Rossa, c'è un dato che sorprende: lo scorso anno, nel suo familiare ambiente Mercedes, aveva accusato un gap medio da Russell ancora più importante, pari a circa lo 0,3%.
Capitolo Racing Bulls: il rookie Isack Hadjar è una rivelazione. Con una posizione media in partenza di 9,9 è l’unico fuori dai top team ad arrivare stabilmente in top 10: 9 Q3 e zero eliminazioni in Q1. Liam Lawson, reduce dallo “shock Verstappen”, ha però ridotto le distanze dall’Austria in poi.
In Williams altra importante sorpresa, almeno per le gerarchie attese anche in termini di peso contrattuale: Alex Albon sta battendo con costanza Carlos Sainz, tirando fuori il meglio dalla vettura anche sui tracciati meno "amici", mentre lo spagnolo ha acceso solo qualche scintilla: nelle giornate buone batte Albon, in quelle storte scivola ben oltre lo 0,5%.
In McLaren il duello è il più serrato in assoluto: Oscar Piastri è in media davanti al compagno grazie a un avvio di stagione sorprendente, ma Lando Norris, da quando può usufruire di un aggiornamento in grado di dargli un’anteriore più “responsive” e grazie all'importante lavoro di affinamento con gli ingegneri, ha praticamente annullato il gap; in tre degli ultimi quattro sabati lo scarto è stato sotto lo 0,1%.
La sfida Haas tra Oliver Bearman ed Esteban Ocon è alquanto indecifrabile: raramente sono entrambi al top nello stesso weekend e la statistica si pareggia nonostante posizioni in griglia spesso molto lontane.
La sorpresa più grande è però in Sauber: Gabriel Bortoleto ha ribaltato il 5-2 iniziale in un 10-7 attuale, restando imbattuto da Zeltweg in avanti. Per contro, Nico Hülkenberg, specialista del giro secco, quest'anno sta lavorando in modo differente ed ha sacrificato spesso il sabato, uscendo quattro volte di fila in Q1 e accusando un ritardo medio di 0,46% in questo periodo, con la peggior media-partenza del gruppo.
Guardando alla posizione media in griglia, al primo posto troviamo Piastri: media in griglia 2.1, davanti a Norris e a Verstappen (entrambi 3,4), poi Russell e Leclerc a chiudere la top-5. Dietro, faticano Colapinto, Stroll e Hülkenberg (16.1).
Il quadro di metà stagione conferma alcuni punti di riferimento consolidati (Verstappen, Leclerc, Alonso), ma mette in vetrina una generazione che bussa forte: Piastri, Hadjar, Bortoleto. Al rientro, con sviluppi tecnici e piste a elevato stress gomme, la battaglia del sabato, sempre più decisiva strategicamente, sarà fondamentale anche per il posizionamento finale nella classifica Piloti, che poi è quella che più conta, perché i punti si fanno la domenica.
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