Negli ultimi anni abbiamo assistito a qualcosa di molto particolare in F1, qualcosa di mai visto prima e che ha cambiato radicalmente anche la percezione della categoria. Da sempre i costruttori cercano la massima affidabilità da abbinare alle massime prestazioni, ma da quando la federazione ha imposto limiti sul numero di componenti utilizzabili in una stagione prima di incorrere in penalità, le statistiche ci descrivono uno scenario inedito con i ritiri per problemi tecnici scesi dal 25% a solo il 4% del totale dei DNF. Gli ultimi 9 Titoli Costruttori sono stati vinti con zero o massimo due ritiri stagionali per noie tecniche, un dato impressionante.
Il motorista che più di tutti ha puntato su questo aspetto è la Mercedes, con record di affidabilità per il team principale e clienti in quasi tutti i campionati dal 2015 al 2024. Qualcosa è cambiato in questa stagione, con un'anomalia negativa che ha colpito sia la Scuderia Mercedes sia alcuni team clienti come Aston Martin e Williams, afflitti da problemi tecnici in più occasioni. Probabilmente nell'ultima stagione di questo ciclo tecnico la Mercedes ha deciso di utilizzare mappature più aggressive nel tentativo di trovare qualche decimo in un contesto di sviluppo ormai vicino alla plafonatura. Anomalia che però non sembrava riguardare la McLaren, punto di riferimento sia per prestazioni che per affidabilità, con le ultime due monoposto concepite per dissipare il calore meglio di qualsiasi rivale tanto da non accusare un ritiro negli ultimi 18 mesi, un record.
Record che si è interrotto nell'ultimo GP d'Olanda quando abbiamo visto del fumo uscire dalla MCL39 di Norris prima di essere parcheggiata a bordo pista.
La McLaren afferma che il guasto che ha costretto l'inglese al ritiro, e ha inferto un duro colpo alle sue speranze di vincere il Mondiale di Formula 1, è stato un "problema interno", non collegato ai motori Mercedes.
“Abbiamo individuato un problema sul lato del telaio e faremo una revisione completa prima di tornare a correre a Monza”, ha detto il team principal Andrea Stella. “Questo è il primo problema tecnico per il team dopo una lunga serie di affidabilità impeccabile”.
Secondo The Race, Norris ha chiuso con zero punti per un guasto minore che ha causato una perdita d'olio rilevata dai sensori, che hanno spento il motore prima di danni importanti. L'unità potrà quindi essere utilizzata nel resto del Mondiale.

La McLaren era anche il team ad aver usato meno componenti della power unit fino ad ora, tenendosi ancora lontana dal rischio di una penalità. In questo senso aver individuato il problema in un guasto minore che ha spento il motore prima di danni più importanti è confortante per Norris che potrà giocarsela ad armi pari con il compagno ed attuale leader del mondiale Oscar Piastri, in una lotta che fino ad ora lo ha visto in difficoltà:
“Ho un buon compagno di squadra. È forte, è veloce in ogni situazione, in ogni scenario. È difficile recuperare su qualcuno che è bravo praticamente in ogni situazione”, ha detto.
“Ma oggi la situazione è diversa. È solo sfortuna, non è colpa mia, e a volte nelle corse succede. Di certo non mi ha aiutato. Ha solo reso tutto più difficile per me e mi ha messo sotto pressione. Ma ora il distacco è talmente grande che posso rilassarmi e provarci”.
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Foto copertina e interna F1 TV