Verstappen ci crede: «Titolo? Nulla da perdere. Ma McLaren dominante»

Non ha mai perso l'occasione di fare la differenza su tutto e tutti e mostrare quanto sia lui, ad oggi, il valore aggiunto di questa F1. Stiamo parlando di Max Verstappen che in questo 2025, in cui la Red Bull non ha più la macchina da battere, non perde occasione per mostrare quanto smisurato sia il suo talento e quanto l'unico uomo capace di battere la corazzata McLaren possa essere lui. Lo ha dimostrato più volte in stagione, ma le due testimonianze più nitide sono arrivate con le straordinarie vittorie di Monza e Baku dove, quasi da outsider, l'olandese ha annichilito la concorrenza e messo in mostra prestazioni da standing ovation, massimizzando il potenziale di una Red Bull dalla forma ritrovata dopo la sosta estiva.

Impresa impossibile?

Al termine del weekend di Baku, quindi, è iniziata a circolare una domanda tra gli addetti ai lavori: Max Verstappen e la Red Bull possono davvero pensare di vincere il titolo mondiale piloti, considerando i valori in campo visti sinora e i 69 punti di ritardo che il quattro volte campione del mondo ha dal leader del mondiale? Impresa impossibile, almeno sino a poche settimane fa, ma che vedendo i recenti verdetti della pista appare ora come qualcosa da non escludere del tutto.

Specie per Max Verstappen che, nelle dichiarazioni ufficiali, non perde occasione di fare il pompiere, smentire le voci e parlare di un approccio gara per gara del team, senza ragionamenti a lungo termine. Per questo motivo, quindi, il fine settimana di Singapore sarà un crocevia importante per l'annata, non solo per la classifica (che vedrà l'olandese inseguire a prescindere dal risultato) quanto per la prospettiva di competitività nel rush finale.

Parla Max

Arrivato a Marina Bay, Verstappen ha parlato con realismo, senza però giocare in difesa come da tradizione e come fatto in passato, mostrandosi più deciso a divertirsi e vedere cosa accadrà.

“La McLaren è stata incredibilmente dominante per tutta la stagione e non è cambiato nulla. Noi non abbiamo nulla da perdere. Speriamo di poter avere la conferma che la direzione che abbiamo intrapreso sia quella giusta anche su questo tipo di circuiti. Qui serve molto downforce, è più pesante per le gomme. In Ungheria e a Zandvoort, che sono un tipo di piste simili, non siamo stati molto forti. Penso però che andremo meglio rispetto ad allora. Quanto meglio? Questo è ancora da vedere”.

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Foto copertina x.com