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Violazione bandiere gialle: la decisione FIA su Russell, Tsunoda, Bortoleto e Hulkenberg
04/10/2025 18:40:00
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La FIA ha chiuso nella notte di Singapore le quattro investigazioni aperte per presunte violazioni delle bandiere gialle durante le qualifiche del Gran Premio di Singapore 2025. I piloti coinvolti erano George Russell (Mercedes), Nico Hülkenberg e Gabriel Bortoleto (Stake F1 Team Kick Sauber) e Yuki Tsunoda (Red Bull). In tutti i casi, dopo l’esame dei dati telemetrici e dei filmati onboard, i commissari hanno deciso di non prendere ulteriori provvedimenti.
Secondo quanto riportato nei documenti ufficiali FIA, le indagini erano state aperte a seguito di segnalazioni della Race Direction per presunti mancati rallentamenti sotto bandiera gialla alle ore 21:17-21:18 locali, nel corso della sessione di qualifica. Tuttavia, in ciascun episodio, i dati di telemetria hanno dimostrato che i piloti coinvolti avevano effettivamente ridotto la velocità nella zona interessata, soddisfacendo così i requisiti imposti dal regolamento sportivo.
Nel caso di George Russell, la FIA ha confermato che il pilota Mercedes ha “sollevato il piede dall’acceleratore nella zona di bandiera gialla”, comportamento ritenuto sufficiente per evitare sanzioni. Stessa valutazione per Nico Hülkenberg e Gabriel Bortoleto, entrambi ascoltati insieme ai rappresentanti del team Sauber, e per Yuki Tsunoda, il cui comportamento è stato giudicato conforme alle regole.
In tutti i documenti, i commissari hanno sottolineato che “la riduzione di velocità è stata chiaramente rilevabile e coerente con le condizioni di bandiera gialla”, motivo per cui non è stata presa alcuna ulteriore azione. Le decisioni, come di consueto, sono state prese in modo indipendente dalla FIA e basate esclusivamente sulle prove fornite dai sistemi di cronometraggio, dai dati di marshalling e dai video onboard.
Con queste conclusioni, tutti i piloti coinvolti evitano penalità sulla griglia e potranno mantenere le proprie posizioni in vista della gara di domenica, dopo una serata intensa ma risoltasi con un “no further action” collettivo da parte della direzione gara.
