Dopo il GP di Singapore, Carlos Sainz ha espresso pubblicamente la sua delusione verso la regia televisiva della Formula 1, accusata di concentrarsi eccessivamente su celebrità e fidanzate dei piloti, a scapito dell’azione in pista. Lo spagnolo ha citato in particolare i propri sorpassi nella seconda parte della gara e il recupero finale di Fernando Alonso su Lewis Hamilton, rimasti in gran parte invisibili al pubblico nonostante fossero tra i momenti più interessanti frl GP.
Nel suo ultimo video, il fotografo e analista Kym Illman ha deciso di rispondere a queste critiche con dati alla mano, invitando a una riflessione più ampia su come viene costruito il racconto televisivo della F1 moderna.
Sainz nel dopo gara di Singapore è stato abbastanza critico sostenendo che la regia attuale tende a spettacolarizzare il paddock più che i duelli in pista, un punto che ha trovato eco tra molti appassionati. Le reazioni online, infatti, hanno rilanciato il dibattito su un presunto eccesso di intrattenimento a scapito del racing, un tema già emerso in passato con Liberty Media e la nuova filosofia di prodotto televisivo globale.
Nel suo video, Illman propone la sua analisi dopo aver cronometrato tutte le riprese “extra pista” durante la diretta del GP di Singapore. Su una durata complessiva di 1h41m, le immagini dedicate a Rebecca Donaldson (8 secondi), Maggie (fidanzata di Norris, 7 secondi), la sorella di Stroll e vari team principal (circa 86 secondi totali) ammontano a meno del 2% del tempo di trasmissione.
Anche nel post-gara, con 24 minuti di immagini, il tempo dedicato alle partner dei piloti è rimasto marginale: Carmen (compagna di Russell) è apparsa per 31 secondi, sempre sotto soglie che possano definirsi eccessive. Dati alla mano, le accuse di Sainz sembrano quindi più emotive che oggettive.
Interpellata sull’argomento, la F1 ha ribadito che l’obiettivo della regia resta quello di offrire il miglior spettacolo possibile, alternando azione in pista e reazioni nel paddock per valorizzare la componente umana dello sport. Le decisioni sui tagli di regia — spiegano — vengono prese con attenzione, e solo in momenti ben ponderati, come i festeggiamenti finali o situazioni di forte impatto emotivo.
L’errore non risiede tanto nel “gossip”, quanto nella mancata copertura di momenti cruciali. L’esempio citato da Sainz, la sua rimonta e il duello Hamilton–Alonso negli ultimi giri, ne è la prova: mentre il due volte campione tentava un sorpasso coraggioso sulla Ferrari di Lewis con i freni finiti, la regia era concentrata sulle celebrazioni McLaren. Un episodio che mostra quanto sia complesso prevedere in diretta ogni svolta della gara.
Nel video, Illman analizza anche il GP di Monza, evidenziando copertura ed errori simili.
Le critiche di Sainz, pur comprensibili, sembrano dunque più legate alla frustrazione sportiva del momento che a una reale deriva della regia F1. L'invito a piloti e pubblico è quindi quello di considerare la complessità di una trasmissione live con oltre 20 feed simultanei, ricordando che la magia della Formula 1 è anche la sua imprevedibilità.
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