Ticktum duro contro la Formula 1: «In Formula E mi diverto molto di più»

La Formula 1 è da sempre il sogno di tutti i giovani piloti. Per raggiungerla però i sacrifici da fare, sia economici che lavorativi, sono enormi. I venti piloti della griglia ormai sono degli sportivi super allenati e preparati fisicamente, e già dalle categorie minori iniziano a lavorare duramente.

Per anni Dan Ticktum ha rincorso il sogno di arrivare all'interno del Circus, passando dalla Formula 3, per poi ottenere il ruolo di pilota di sviluppo in Williams. Ma, come ha raccontato di recente in conferenza stampa, quel mondo non gli apparteneva più: "Se sei un pilota di F1 non hai una vita, tutta la tua giovinezza è andata. Qui in Formula E c’è molto tempo tra una gara e l’altra per fare altre cose".

Una riflessione amara, ma lucida, da parte di uno dei talenti più controversi del panorama britannico. Dopo un percorso altalenante e segnato da episodi discussi, come la squalifica del 2015 in MSA Formula e la successiva rottura con la Williams, Ticktum ha scelto di ripartire dalla Formula E, dove oggi corre con il team Cupra Kiro.

Nella categoria elettrica, dice, ha finalmente trovato un ambiente più umano e stimolante, rinnegando così ancora una volta il Circus iridato: "In Formula E bisogna essere mentalmente forti, le gare sono come partite a scacchi. Ma soprattutto qui mi diverto di nuovo. La felicità è la cosa più importante".

Un cambio di prospettiva che non riguarda solo la carriera, ma anche la filosofia di vita di un pilota che ha deciso di mettere al centro la serenità personale, senza rinunciare alla competizione. Secondo molti però queste sue dichiarazioni sono legate anche alla frustrazione di non essere riuscito a inserirsi in una categoria che definire selettiva è riduttivo. 

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