Il Mondiale non si giocherà solo in pista: l'allarme di Piastri
13/11/2025 15:00:00 Tempo di lettura: 3 minuti

La Formula 1 si sta prendendo l'ultimo fine settimana di pausa prima dell'intenso stint finale. Las Vegas, Qatar e Abu Dhabi sono le tappe in cui Lando Norris, Oscar Piastri e Max Verstappen si giocheranno il tutto e per tutto. A rendere il tutto più complicato, non ci sono solo i tracciati cittadini o le Sprint Race, ma anche i viaggi da una parte all'altra del mondo. Per i piloti sarà fondamentale gestire ogni dettaglio della preparazione fisica, dell'alimentazione o del sonno per poter affrontare al meglio così tanto fuso orario. Aspetti ritenuti secondari, ma che non possono mancare nella preparazione di un grande campione. 

Oscar Piastri ha voluto muovere un appunto alla Formula 1 per questa organizzazione. "Mi piace l'intensità, ma non credo il mio corpo goda per il jet lag e quelle cose. Il finale di stagione sarà complicato. Nella prima parte dell'anno, le gare sono in Medio Oriente, in Asia, poi vai in America e in Europa, perciò ti abitui ad avere tutto a due ore di distanza. Gli ultimi appuntamenti sono a 12 ore l'uno dall'altro, con 5 o 6 ore di jet lag. Una settimana libera diventa solo di 4 o 5 giorni, perché quando sei in Europa arrivi subito dopo la gara e puoi ripartire poco prima dell'altra. Quando arrivi da lontano, torni con il fuso ci metti un giorno a riprenderti, poi quello dopo sei in sede con gli ingegneri e devi volare alla meta successiva con qualche giorno di anticipo per prepararti al jet lag", ha spiegato il pilota al podcast Beyond The Grid. 

La logistica è una delle caratteristiche che i piloti imparano solo in Formula 1, dato che le categorie minori hanno un calendario meno fitto. E per un rookie, gestire anche questi ultimi punti è la chiave per finire la stagione al meglio. "L'adrenalina ti tiene sveglio e puoi resistere anche con poco sonno, ma diventa difficile alla fine dell'anno. Questa è stata una delle prime cose che ho imparato nel mio primo anno in Formula 1: dopo le gare in Europa credevo di essere a un buon livello di energia, ma poi tutti i voli mi hanno stremato. Adesso faccio molta più attenzione a come uso le mie energie", ha aggiunto ancora Piastri. 

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