Adrian Sutil attacca senza timore gli steward di Formula1, colpevoli a suo dire di troppa incoerenza nell'applicazione del regolamento.
Da ormai molti anni il regolamento di Formula1 viene applicato rigidamente dai giudici sportivi che quasi in ogni gara sono protagonisti di decisioni che spesso stravolgono le posizioni conquistate in pista dai piloti.
Il regolamento tutela la sicurezza dei piloti ma lascia troppo spazio all'arbitrarietà dei giudici cosa che inevitabilmente comporta profonde differenze decisionali tra un Gp e l'altro mortificando troppo spesso gli sforzi degli stessi piloti.
Adrian Sutil, retrocesso di tre posizioni in griglia nel Gp d'Italia per aver ostacolato Lewis Hamilton durante le qualifiche, non ci sta più ed esprime chiaramente il suo dissenso:
"Credo che loro volessero solo fare un esempio per dire 'noi siamo coerenti nelle sanzioni', ma spero che per la prossima gara e tutte le altre gare, ci saranno sanzioni chiare per cose simili. In Spa mi sono trovato nella situazione in cui ho avuto tre auto di fronte a me che mi hanno veramente ostacolato senza alcuna penalità, neanche un'indagine. Quindi ora io lo accetto senza problemi, se siamo sulla strada giusta e gli steward faranno lo stesso in ogni gara.
Questo è ciò che tutti i piloti vogliono. A volte non capiamo - in una situazione nessuna penalità, nella stessa situazione si subisce una grande penalità".
Sutil ha poi ricordato l'incidente di Spa in cui Di Resta è stato costretto al ritiro dopo il contatto con Pastor Maldonado.
"Pensavo che la penalità inflitta a Maldonado fosse uno scherzo. Era comunque fuori dai giochi dopo l'incidente e ottiene, che cosa, un drive-through? Meritava una retrocessione nella griglia di partenza.
Noi tutti vogliamo uno sport migliore con decisioni chiare, e se qualcuno fa qualcosa di sbagliato, allora sì OK merita una penalità. Il problema è che a volte ci sono piloti che sono un po' stupidi. Non hanno intelligenza, e per loro abbiamo bisogno di tutte queste regole."