Durante la conferenza stampa di questa mattina il direttore generale dell'ospedale di Grenoble ha dichiarato che il secondo intervento a cui è stato sottoposto Schumacher ieri notte è stato effettuato grazie a piccoli ed incredibili segni di miglioramento del sette volte campione del mondo:
"È stato fatto un nuovo esame che ha permesso di fare un altro intervento chirurgico, avvenuto ieri attorno alle 22 e durato due ore. La situazione è stabile ed è migliore rispetto alla mattinata di lunedì. La situazione è ben controllata. Abbiamo guadagnato un po' più di tempo. Le prossime saranno ore cruciali nella nostra strategia terapeutica. Non possiamo dire che sia fuori pericolo, non possiamo dire - ha dichiarato Jean-Francois Payen il primario anestesista dell'ospedale di Grenoble - che ce l'abbiamo fatta. Ci sono alti e bassi, ma la situazione è leggermente migliorata rispetto a ieri".
Durante la stessa conferenza è intervenuto anche il il primario di neurochirurgia:
"Ne abbiamo parlato con la famiglia, perché quella dell'intervento è stata una decisione difficile. L'ematoma era proprio in prossimità del cervello ma tutti i parametri ci hanno permesso di prosciugarlo e di ridurre la pressione cranica. Quindi la pressione intracranica è migliorata. Ma ci sono altre lesioni nel cervello e le teniamo sotto controllo. Quindi il paziente deve continuare a stare in rianimazione. Il coma terapeutico può durare il tempo necessario per le cure, il paziente è in ipotermia e sedato".
La volontà della famiglia di trasferire Schumacher in una struttura ospedaliera in Germania sembra ancora non attuabile:
"Il paziente resta con condizioni di rianimazione elevata. E' prematuro dire che cosa accadrà, impossibile fare previsioni. Sarebbe stupido parlarne. Possiamo solo dire che cosa è avvenuto nelle ultime 24 ore, non parlare del futuro". "Il paziente resta fragile, per ora resta qui, dove ha le migliori cure possibili. Poi collegialmente decideremo se fare un eventuale trasferimento in Germania"
Al momento dell'impatto contro la roccia Schumacher stava sciando in un tratto di neve fresca ad una velocità tra i 60 e i 100km orari. La polizia francese sta ricostruendo l'incidente e sembra che il casco di Schumacher fosse spaccato in due. Secondo il giornale Bild quando i soccorsi sono arrivati hanno visto il casco spaccato e molto sangue, ma inizialmente i parametrici hanno addirittura sottovalutato la gravità dell'incidente.
La manager di Schumacher, Sabine Kehm, fornisce però una ricostruzione leggermente differente, confermando comunque la rottura del casco: "Nell'effettuare una curva è impattato su una prima roccia che evidentemente non ha visto ed è stato catapultato giù contro un'altra roccia. E' stata una catena di circostanze negative ed è stato davvero molto sfortunato. Comunque non è vero che Michael andava a forte velocità".