Tubi di Pitot
28/02/2014 01:36:47 Tempo di lettura: 3 minuti

Durante le sessioni di test tutte le scuderie possono usare un set di sensori supplementari da affiancare ai dati telemetrici per ottenere il maggior numero possibile di informazioni da fornire agli analisti ed ai progettisti delle monoposto.
Ma quali sono questi sensori? Come lavorano? Vediamo insieme quelli più importanti:

1. Tubo di Pitot
L'aria che sovrasta le monoposto rappresenta l'orgine della portanza aerodinamica, per questo motivo è fondamentale conoscere l'esatta velocità dell'area più che la velocità di percorrenza delle auto.
Per calcolare la velocità dell'aria si usa il tubo di Pitot, misurando la pressione dell'aria che entra attraverso due suoi piccoli fori.
Normalmente il sensore di pitot è piccolo e posizionato sopra il musetto ma durante i test aerodinamici un tubo più grande viene posizionato sopra il rollhop lontano da correnti d'aria parassite che potrebbero alterare la bontà dei dati acquisiti.

2. Adesivi termici
Semplici ma determinati. Sono dei semplici adesivi che grazie ad un inchiostro termico registrano la temperatura massima raggiunta dalla parte sulla quale sono stati attaccati.
Vengono usati soprattutto sulle parti mobili del retrotreno sollecitate dalle alte temperature dei gas di scarico e forniscono valori importanti in relazione soprattutto a quelli stimati in fase di simulazione e progettazione.

3. Telecamere termiche ad infrarossi.
Usate soprattutto per valutare le temperature delle gomme (e per le affascinanti inquadrature di SKY), durante i test vengono montate su grandi braccetti sopra il rollhop e sui montanti delle ali per inquadrare anche la carrozzeria e le parti interessate dalle alte temperature degli scarichi. Le telecamere termiche forniscono una gamma completa delle temperature registrate associandole ad una analoga gamma cromatica.

4. Rastrelli d'aria
Sicuramente sono i sensori più ingombranti e vistosi. 
Sono realizzati con una matrice di sonde Kiel e servono a mappare il flusso d'aria che esce dietro agli pneumatici anteriori ed investe l'ala posteriore. 
Alcune scuderie hanno usato una griglia più stretta posizionandola di volta in volta ad una diversa altezza in modo da ottenere una lettura completa dei dati, analoga a quella generata dal rastrello grande, ma con meno alterazioni per tutti gli altri sensori.

5. Micro-Telecamere
Posizionate praticamente ovunque sono principalmente utilizzate per monitorare le deformazioni delle ali quando le monoposto raggiungono le più alte velocità.
Particolarmente buffa quella montata per questo scopo sul musetto della McLaren
La Marussia invece ha usato una piccola telecamera montata sulla placca dell'alettone posteriore per inquadrare un ciuffo di lana che veniva spostato dal flusso d'aria uscente dall'ala, ottenendo importanti informazioni aerodinamiche.