La stagione 2001 sta davvero passando velocemente… Qualche settimana fa ci chiedevamo cosa sarebbe accaduto dopo il fatidico giro di boa del Campionato del Mondo di Formula 1 di quest’anno, ed ora ci troviamo a fare i “conti” con una situazione particolare: stiamo, ovviamente, facendo riferimento all’abisso che si è creato tra Michael Schumacher ed il suo rivale, lo scozzese David Coulthard. Se dovessimo dare un voto allo spettacolo di tale stagione, un’insufficienza non la negherebbe nessuno: mancano, compresa questa, sei gare alla fine del 2001. Ed abbiamo una più che salda prima posizione in Classifica Piloti da parte del tedesco della Ferrari: 37 punti di vantaggio sono oggettivamente tanti, forse troppi per essere colmati tra un Gran Premio e l’altro. Schumi dovrebbe ritirarsi praticamente quasi in tutte le gare che intercorrono da qui alla fine, per farsi recuperare dal driver della McLaren, il quale, a sua volta, dovrebbe ottenere sempre piazzamenti degni di lode. Meglio tenere i piedi per terra, e ricordare che a puntare ad ambedue i Mondiali ci sono un pilota ed una squadra tranquilli, consapevoli della propria forza, ma sempre e comunque coscienti dei propri limiti. Parla chiaro, come ho già detto qualche tempo fa, il fatto che, da Monza 2000 sino all’ultimo Gran Premio disputato (eccezion fatta per Imola 2001), Michael ha sempre ottenuto primi o secondi posti. E’ un dominio nato da anni di difficoltà e momenti di profonda crisi; è un dominio che, come tutte le potenze della storia, è destinato a tramontare; è un dominio che per ora sta facendo sognare moltissimi tifosi. Gli anni che vanno dal 1997 ad oggi passeranno alla storia come anni d’oro per la casa di Maranello, nonostante i ripetutamente falliti tentativi di conquista del Mondiale Piloti (ben tre volte, 1997, 1998, 1999, le Rosse non hanno avuto successo in tal senso). Saranno ricordati come stagioni in cui la competitività non è assolutamente mancata, tra gli alti ed i bassi che si sono alternati in quei periodi. Lo ripeterò fino alla nausea: finchè non avremo la certezza matematica che la Ferrari possa avere successo in entrambi i Mondiali, non è opportuno costruire castelli sulle nuvole, o, comunque, dare per vinta una battaglia che si potrebbe trasformare in paradosso, sebbene difficilmente. Adesso c’è Hockenheim, una delle piste più veloci del Mondiale, un tracciato che mette a durissima prova i propulsori, per via dei lunghissimi, interminabili rettilinei che lo caratterizzano. Un trionfo di Michael Schumacher e della Ferrari in Germania, sarebbe una sorta di apoteosi per gli uomini in Rosso ed i loro infiniti fans, che non attendono altro, in questo momento. Un’ulteriore sconfitta Coulthard-McLaren-Mercedes, sancirebbe in modo praticamente definitivo che il Campionato del Mondo 2001 finirà nelle mani del Cavallino Rampante. Che strano fare questi discorsi decisivi quando si è ancora a fine luglio… Segno che la sorte stabilirà presto a chi far gustare il dolce sapore del trionfo. Appuntamento, come sempre, a venerdì, con le prove libere.
Le posizioni della scorsa edizione:
1- Rubens Barrichello (Ferrari), 45 giri pari a 307,125 km in 1h25’34’’418
2- Mika Hakkinen (McLaren)
3- David Coulthard (McLaren)
4- Jenson Button (Williams)
5- Mika Salo (Sauber)
6- Pedro De La Rosa (Arrows)
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