Il mondo della F1 è omertoso: nessuno parla
Mentre Jules Bianchi è tra la vita e la morte, nessun segnale da parte né della direzione gara né di chi gestisce il grande circo.

06/10/2014 19:46:07 Tempo di lettura: 2 minuti

Ancora una volta il grande circo della Formula1 non si smentisce. Dinanzi alla tragedia per l’incidente di Jules Bianchi cala un muro di pura e semplice omertà. Lo stampo è esattamente quello che si “rimprovera” alla mafia. Tutti in silenzio e le prove televisive vengono occultate.

A nessuno è stato dato modo di vedere il filmato che mostra come si sono svolti realmente i fatti. E tutto questo perché è necessario “proteggere” una direzione di gara francamente indifendibile.

È facile sostenere, anche da parte nostra, e cioè da parte di quasi “incompetenti” in materia, che immediatamente dopo l’incidente che aveva visto coinvolta la Sauber di Sutil era assolutamente necessario, anche e soprattutto per le condizioni meteo e della pista, quanto meno mandare sul circuito la safety car e far sventolare le bandiere rosse.

Nessuno fa autocritica e nessuno parla. Mentre scriviamo siamo in attesa di un comunicato che descriva sommariamente le condizioni di salute del pilota italo-francese. Ma il silenzio più grave viene da chi è profumatamente pagato per avere responsabilità che, allo stato attuale delle cose, sembrano essersi dissolte. Ecclestone è brillantemente assente ma forse è impegnato a fare i conticini sugli introiti rivenienti dalla vendita dei diritti televisivi…

Queste le immagini terrificanti dell'incidente, riprese da uno spettatore a Suzuka. Il mezzo pesante si alza da terra... ed in quel momento incredibilmente, come avevamo notato ieri, il commissario agita bandiera verde!

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