08/06/2015 02:13:46 Tempo di lettura: 5 minuti

Il re è tornato, anche se in realtà non era andato via. Lewis Hamilton torna alla vittoria sul circuito che, ben otto anni fa, fu teatro del suo primo trionfo in Formula 1, ai tempi della McLaren Mercedes e della lotta interna con Fernando Alonso… Il campione in carica è al suo quarto trionfo personale sul tracciato intitolato a Gilles Villeneuve: dopo l’edizione 2007, quella 2010 e quella 2012 Hamilton domina per tutto il weekend e scaccia rapidamente i fantasmi di Monaco. Gara ineccepibile per il britannico, che sin dalle qualifiche ha messo tra sé e Nico Rosberg la giusta distanza per mettere le cose in chiaro. Un dominio netto, indiscutibile, che testimonia per l’ennesima volta la capacità di Lewis di sfruttare fino in fondo la monoposto stellare che ha tra le mani, la medesima arma con cui invece Rosberg non è in grado di emulare la stessa velocità del compagno di squadra. Hamilton ha così firmato la sua pole numero 44 (a meno uno da Sebastian Vettel) e conquistato la sua vittoria numero 37 (a meno tre sempre dal tedesco), regalando alla Mercedes la vittoria numero 35, che permette alla corazzata tedesca di raggiungere Brabham e Renault…

E’ stata la prima gara dell’anno in cui la Ferrari non è salita sul podio, fatto cui il pubblico della Formula 1 aveva quasi fatto l’abitudine. Nessun risultato è scontato, certo, e la Rossa ha vissuto un weekend abbastanza tribolato con i problemi della monoposto di Vettel in qualifica e con l’errore (evitabile?) di Raikkonen in gara, costato al team un podio quasi sicuro. Mercedes ringrazia e allunga in classifica, guadagnando punti preziosi su Vettel, terzo nel mondiale alle spalle dei due alfieri argento. Sarà anche una coincidenza, ma sembra che ogni volta che il Cavallino porta in pista aggiornamenti di qualche tipo, c’è sempre qualcosa che non vuole funzionare per il verso giusto. E’ accaduto in Spagna, con il pacchetto evoluzione dell’aerodinamica che non ha permesso di avvicinare le Mercedes; è accaduto a Montreal con gli aggiornamenti (i gettoni) del motore, che comunque non hanno consentito il salto in avanti necessario per stare incollati alle rivali tedesche. Il problema patito da Vettel di sabato sembra essere noto da tempo all’interno della Ferrari, quindi ufficialmente non riconducibile agli interventi sul propulsore, ma rappresenta comunque un piccolo campanello d’allarme: la Mercedes, oltre a essere sempre la più veloce, non si rompe mai e macina percorrenze record con le varie componenti della power unit (un vantaggio non da poco con i motori contingentati).

Non è il caso, però, che in Ferrari si strappino i capelli: non bisogna mai dimenticare la difficilissima posizione del team fino alla scorsa stagione e quindi gli insperati, favolosi passi avanti visti quest’anno. Battere la Mercedes rimane obiettivo fisso, ma serviranno tempo e pazienza. La vera differenza, questo fine settimana di gara, l’hanno fatta i piloti, sia in un senso che nell’altro. Ci spieghiamo meglio. Kimi Raikkonen, al sabato, è stato autore di una gran qualifica e ha firmato la sua migliore prestazione dal ritorno in Ferrari, compensando così le magagne tecniche che hanno rallentato il suo compagno. La SF15-T ha avuto comunque un buon passo gara e il podio era alla portata del finnico; un errore al tornante, però, ha fatto perdere tempo a Kimi e lo ha anche costretto a cambiare le gomme prima del tempo, regalando così la terza posizione a Bottas e alla Williams. La rabbia della Ferrari (specie di Arrivabene) è scaturita da questo fatto. Un vero peccato, perché questa frustrazione potrebbe essere l’inizio di tanti ripensamenti sul rinnovo del finlandese (che infatti sembra non aver ancora ricevuto offerte dal suo team). Dall’altra parte dei box, Sebastian Vettel ha confermato la sua bontà (in senso agonistico, ovvio) con una gara bellissima, tutta in rimonta dalle retrovie. Due soste ai box e tanta velocità per il tedesco, che ha chiuso quinto e che senza i problemi delle qualifiche avrebbe potuto puntare come minimo al podio. Tra due settimane si ritorna in Europa con l’appuntamento austriaco del Red Bull Ring…

Tutte le news, le foto, il meteo, gli orari delle sessioni ed i tempi del Gran Premio del Canada 2015