Gp Belgio - Gara
23/08/2015 20:33:20 Tempo di lettura: 6 minuti

Spa, università dei piloti, della Formula 1, ha trovato con “facilità” il principe dell’edizione 2015. Lewis Hamilton vola sia in qualifica che in gara, mostrando di avere una marcia in più rispetto a tutti, soprattutto a Nico Rosberg, e conquista così la sesta vittoria stagionale, esattamente il doppio rispetto al suo compagno di squadra. Dopo il difficile fine settimana ungherese di un mese fa, la Mercedes torna davanti a tutti con la settima doppietta stagionale e si prende la soddisfazione di vedere grandi progressi anche da parte dei team clienti, come la Force India e soprattutto la Lotus, oggi sul podio con un ottimo Grosjean. E’ stata la gara del ritorno alle partenze “manuali”, senza più gli aiuti elettronici che facevano molte cose al posto dei piloti. Partenze dunque più “umane”, più vicine (si fa per dire) a quelle che noi automobilisti di tutti i giorni ben conosciamo. I valori, però, non sono cambiati poi tanto: la Mercedes (con Rosberg) ha avuto ancora qualche problema in fase di avvio, mentre il “solito” Vettel ha portato a termine una partenza stupenda dall’ottava posizione.

Se n’è parlato molto: per la Ferrari, questo, era il gp numero 900 nella storia del Cavallino. Una cifra importante, sintesi di una tradizione vittoriosa e storica della casa di Maranello nel mondo dei gran premi. Questo numero, però, non è stato un gran portafortuna nel weekend belga del team. Dopo una qualifica difficile, con Raikkonen fuori in Q2 per un problema tecnico e Vettel che non è andato oltre la nona piazza, il lavoro della squadra stava comunque portando a dei risultati di rilievo grazie soprattutto alle rimonte dei due ferraristi, veloci e concreti per tutto l’arco della gara. Ciononostante, l’inclemenza della sorte ha condannato la Ferrari al risultato finora peggiore della stagione: ritiro per Vettel e settima piazza per Raikkonen. La gara di Sebastian è stata superba: strategia singolare con unica sosta (tutti gli altri ne hanno fatte almeno due) per osare al massimo e tentare di piazzarsi più avanti possibile. Tattica che ha funzionato alla grande, complice una guida perfetta, sapiente e potente del tedesco, incredibilmente terzo fino a un giro dalla fine, quando la gomma posteriore destra è esplosa al principio del rettilineo del Kemmel…

Un’esplosione strana, anomala, che nel weekend belga fa coppia con l’altrettanto inquietante scoppio patito da Rosberg a quasi 300 all’ora il venerdì, fortunatamente senza conseguenze. Lo spettro delle Pirelli “deboli” si riaffaccia dopo due anni e solleva interrogativi pesanti. E’ vero, Sebastian stava percorrendo un lungo stint con le medie (grazie alla citata sosta unica), ma non c’erano segni di usura sulla gomma e i tempi del tedesco non sembravano soffrire un improvviso degrado o calo di rendimento. Per la prima volta si è visto un Vettel arrabbiato e polemico nelle interviste del dopo gara, conscio del fatto che se la gomma fosse esplosa all’Eau Rouge la conseguenze avrebbero potuto essere assolutamente drammatiche. L’altro dramma, quello sportivo, è ben più leggero ma fa male ai ferraristi: un podio perduto a pochi chilometri dal traguardo dopo aver tenuto per parecchi giri la Lotus di Grosjean negli scarichi, praticamente un risultato che sarebbe equivalso a una vittoria. Così non è andata e Vettel si è dovuto ritirare a un giro dalla fine, gelando il team. Team che si è potuto consolare con la rimonta di Kimi Raikkonen, partito nelle retrovie e giunto settimo.

Il gran premio degli altri? Ai piedi del podio un grande Kvyat, che ancora una volta ha portato a casa un risultato eccezionale con la Red Bull, mentre il suo compagno Ricciardo si è dovuto ritirare per problemi tecnici. Fenomenale anche il quinto posto di Perez con la Force India, che dopo una spettacolare partenza stava per insidiare lo stesso Hamilton nell’arco dei primi chilometri. Sfortuna per Hulkenberg, che vista la competitività della sua monoposto qui a Spa, avrebbe potuto puntare a un bel bottino in termini di punti iridati, cosa non accaduta per problemi alla vettura che lo hanno fermato sin dal giro di formazione. La Williams ha raccolto un sesto posto con Massa ed un nono posto con Bottas. Da sottolineare la gara di Verstappen, ottavo con la Toro Rosso e autore di sorpassi e lotte aggressive e al limite. Anonima la gara delle McLaren, rimaste in fondo sia in qualifica che in gara, davanti soltanto alle Manor. Tra due settimane ci sarà l’attesissimo appuntamento di Monza, che Sebastian Vettel attende con particolare smania in quanto prima edizione da ferrarista per lui. Il pubblico di Monza, si sa, è sempre un mistico alleato delle Rosse, spesso capaci di compiere miracoli all’Autodromo Nazionale, celeberrimo (e ormai unico) tempio della velocità…

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