Il penultimo appuntamento prima della pausa estiva è il coronamento della grandissima rimonta di Lewis Hamilton. L’inglese della Mercedes ha vinto senza esitazioni, tenendo Nico Rosberg alle sue spalle sin dalla prima curva (nonostante la discutibile pole del tedesco). Se si dà un’occhiata all’andamento del mondiale, si può notare come, dalla prima vittoria stagionale di Monaco, Lewis abbia praticamente vinto ogni gara a parte quella corsa in Azerbaijan. Se nei primi gran premi Rosberg era stato schiacciante e aveva già messo un’ipoteca sul titolo, negli appuntamenti successivi Hamilton ha avuto una sorta di “risveglio” ed è stato devastante: il campione in carica, oggi, ha superato per la prima volta il suo compagno di squadra nella classifica Piloti, andando così a prendersi una leadership meritatissima.
Nonostante non ci siano stati contatti tra i due della Mercedes (il team ha fatto un duro chiarimento interno), le polemiche in questo fine settimana non sono mancate: in questi giorni più che mai, i commissari hanno avuto metri di giudizio che un po’ a tutti sono apparsi a dir poco imbarazzanti. Nella giornata di sabato Rosberg ha ottenuto la pole a pochi secondi dal termine delle qualifiche in regime di bandiere gialle, unico a non alzare il piede in mezzo a tutte le altre monoposto, che rallentavano vistosamente nell’ultimo settore per il testacoda di Alonso (abortendo così l’ultimo tentativo di fare il tempo per la pole). Risultato? Pole intatta, nessun provvedimento e un precedente seriamente pericoloso. In gara, invece, Jenson Button è stato punito per una comunicazione radio inerente a un problema meccanico, che tutto sembrava fuorché uno dei tanto vituperati e discussi aiuti alla guida… Un vero e proprio segnale di caos che sta assumendo proporzioni preoccupanti in una Formula 1 dove vige l’inutile regola del parco chiuso e in cui ormai i piloti rischiano di essere “scomunicati” per qualsivoglia tipologia di manovra nei duelli ravvicinati (anche se oggi, nella lotta tra Raikkonen e Verstappen, al giovane prodigio Red Bull è andata di lusso…).
Dopo qualifiche condotte sotto acqua torrenziale, si è corsa una gara meno confusionaria sull’asciutto, con temperature dell’asfalto e dell’aria molto elevate. Una condizione che probabilmente ha aiutato la Ferrari a fare una corsa migliore, nonostante il quarto e il sesto posto finali di Vettel e Raikkonen, entrambi dietro una Red Bull e potenzialmente in grado di stare davanti ai rispettivi avversari. Il Cavallino, infatti, oltre alla Mercedes sta trovando da qualche tempo un avversario in più proprio nella Red Bull, molto cresciuta ultimamente. Sebastian ha chiuso con pochi decimi di ritardo alle spalle di Ricciardo, che questa volta ha ridimensionato lo scomodo neo-compagno, Verstappen. Raikkonen, dal canto suo, ha condotto una rimonta favolosa, coadiuvato da un’ottima strategia gomme da parte dei box Ferrari. Il finlandese, partito addirittura quattordicesimo per un timing cattivo negli ultimi istanti delle qualifiche, ha combattuto nell’ultima parte di gara con uno straordinario Verstappen. Il giovane talento ha operato una difesa eccellente e non si è fatto intimidire dal ben più anziano collega ferrarista, compiendo poi una manovra molto raffinata e ai limiti della correttezza, che è costata a Raikkonen la perdita di un’appendice alare e tanta rabbia. Nonostante una velocità tutto sommato maggiore, entrambe le Ferrari non sono state in grado di sopravanzare le singole Red Bull, lasciando comunque l’Hungaroring con uno spirito certamente più sereno rispetto a quello di Silverstone due settimane fa…
La gara degli altri? Al settimo posto troviamo un irriducibile Fernando Alonso, seguito dal connazionale Sainz. L’altra Toro Rosso, quella di Kvyat, ha chiuso sprofondata in sedicesima posizione. Anche in casa Williams c’è stata una vera e propria dicotomia: se Bottas, da un lato, ha chiuso nono, Massa ha tagliato il traguardo con ben due giri di ritardo dal leader in diciottesima piazza. Nico Hulkenberg ha chiuso la zona punti con il suo decimo posto, seguito dal compagno Perez. Il circus non si ferma e va dritto verso la prossima tappa, che si correrà in Germania domenica prossima. Per Rosberg sarà il gran premio di casa: avrà quella marcia in più per stare davanti al compagno di squadra e provare a riprendersi la testa della classifica? Tra qualche giorno avremo la risposta…