22/03/2001 Tempo di lettura: 9 minuti

Naturalmente il riferimento non è all'andamento del mondiale 2001 per quanto riguarda la Ferrari e i colori italiani. Ma per l'andamento stesso del mondiale. Pur se in condizioni particolari e mutevoli, quindi non particolarmente utili per fornire indicazioni assolute, quanto mostrato dalla Ferrari sul circuito di Sepang potrebbe far seriamente pensare ad un mondiale 2001 decisamente monocolore.
Il "guaio", se così si può dire, è che oltre ad essere monocolore rischia di essere anche monopilota. Michael Schumacher continua a condurre al meglio la F2001, autentica mattatrice di questo inizio 2001.
D'altra parte Barrichello dopo ottime qualifiche non riesce mai ad essere incisivo in gara: 2 partenze sbagliate su 2; due incidenti per colpa sua nei primi giri di gara (questa volta alla prima curva); una condotta di gara non certo incisiva come quella del compagno; ed ecco che Schumacher ha ottenuto 2 vittorie senza nemmeno impegnarsi troppo; invece di lamentarsi della fortuna del compagno e dell'essere stato superato dopo un invito alla prudenza, dimostri di essere in grado di restituirli, tali sorpassi "ingiustamente" subiti.
Ora ha già 1 GP di vantaggio sui secondi in classifica (20 punti contro 10) e non si vede chi possa insidiarne la supremazia. In più bisogna riconoscere che stavolta anche la fortuna è stata dalla parte delle rosse (piove sempre sul bagnato ....): 2 uscite di pista potenzialmente catastrofiche risolte praticamente senza danni e un minuto e mezzo perso nei box (una vera macchia nera nel weekend malese della Ferrari) annullato dalla safety car hanno privato il pubblico di una gara entusiasmante che probabilmente alla fine avrebbe avuto lo stesso risultato; così il dubbio è durato per pochi giri.
Veniamo quindi all'elemento tecnico nuovo di questo 2001. Dopo anni di superiorità McLaren, a volte schiacciante a volte appena accennata e non tradotta in successo come nel 2000, quest'anno ci troviamo con una Ferrari che sembra in grado di annichilire la concorrenza. In Malaysia lo show è stato impressionante: vettura sempre a posto, mai un sovrasterzo, mai un'indecisione, mai un'imprecisione nel comportamento; questo anche su un circuito molto bagnato e con gomme intermedie contro le rain della concorrenza; una vera e propria parata.
I maligni sosterranno (come in passato facevano nei confronti della McLaren) che "certamente" ci saranno trucchi di qualche genere in grado di garantire ulteriore "sprint" alle Ferrari; ma questi non hanno che da aspettare 2 gare; a Barcellona, quando il traction control sarà nuovamente legale, si vedrà quale sarà la realtà vera. Che per ora dice che la nuova Ferrari è quella che meglio si è adattata al cambio di regolamento realizzando una vettura che non risulta particolarmente penalizzata nell'aspetto più critico delle vetture 2001: l'efficienza aerodinamica anteriore. Se a questo si somma un propulsore decisamente efficiente e che continua a non mostrare segni di cedimento come negli anni passati il quadro è completo. Agli altri restano solamente le briciole.
Prima fra tutti la McLaren: i problemi di carico anteriore già apparsi in Australia si sono manifestati, come previsto, in tutta la sua gravità in un circuito dove se uno soffre di sottosterzo è meglio che non parta neppure ...
Le nuove MP4/16 hanno interrotto una tradizione aerodinamica che durava da 3 anni; probabilmente in McLaren credevano di aver trovato la soluzione per tutti i mali del nuovo regolamento, ma la verifica della pista sta invece dimostrando che la vettura 2001 è con ogni probabilià la prima McLaren sbagliata dal 1997. Vedere una McLaren-Mercedes in difficoltà nel superare una Arrows-Asiatech sembra una realtà romanzesca nemmeno lontanamente preventivabile solo 4 mesi fa. E se è vero, come pare sia, che fino a Barcellona non ci saranno correttivi sostanziali significa che già dalla prossima gara in Brasile, su un circuito ancora più problematico per il sottosterzo di quello malese, le ex-frecce d'argento correranno il rischio di essere doppiate dalle rivali "storiche".
Per dei tedeschi in discesa, quelli della Mercedes, ce ne sono altri invece in netto progresso. Sto parlando della BMW che motorizza la Williams; certamente la nuova vettura nelle mani di R. Schumacher e Montoya è un'ottima macchina che dà il meglio di se con carichi aerodinamici non troppo elevati; ma le velocità massime espresse dalle Williams prima in Australia poi in Malaysia autorizzano a pensare che se il nuovo BMW P80 non è già il motore più potente del lotto (almeno in qualifica) poco ci manca; se si pensa che la casa di Monaco ha poco più di un anno di gare sulle spalle è un risultato veramente notevole; la progressione in partenza che ha portato R. Schumacher a superare Barrichello è stata altrettanto impressionante. Non è un caso che i responsabili della BMW non abbiano avuto paura a dichiarare che nelle qualifiche di Sepang è stata infranta la barriera dei 18000 giri/m.
Sul fronte prestazione pura la BMW-Williams in prospettiva potrebbe rappresentare ben più del terzo incomodo: già a Sepang, complice delle ottime Michelin da "qualifica", R. Schumacher ha lottato a lungo con il fratello per la conquista della pole. Buone performance ha mostrato anche la Jordan mentre per gli altri è ancora notte fonda.
Le BAR dopo ottime qualifiche sono sparite quasi subito dalla gara: Panis per una clamorosa rottura di motore, Villeneuve per il solito errore sotto la pioggia. Per tutti gli altri se non ci sono problemi da parte di chi precede è già un'impresa arrivare nei punti se non ci si mette il tempo a sconvolgere le gare: ottima in tal ottica la prestazione di Verstappen sulla Arrows che finchè è stato bagnato è stato l'unico a rendere la vita difficile alle arrembanti Ferrari.
Per i colori italiani fortunatamente c'è la Ferrari. Perchè sul fronte piloti c'è veramente poco da ridere: Trulli si ritrova in testa nel diluvio e rovina tutto con un testacoda proprio nel momento del rientro ai box; caro Jarno non ci si può lamentare della sfortuna quando le poche occasioni che si presentano si buttano dalla finestra. E per quanto riguarda Fisichella è anche peggio: non bastassero i problemi attuali della Benetton ci si mette anche lui sbagliando addirittura la posizione in griglia; non si può neanche dire che sia un errore da neofiti: è anche peggio.
Infine un commento personale all'uso della safety car: la vettura è stata introdotta per motivi di sicurezza e va bene; va anche bene il principio secondo il quale le gare non si fermano a meno che non sia strettamente necessario. Però ... in occasione dei tragici episodi di Monza e Melbourne ci siamo ritrovati con una safety car che ha guidato il gruppo per circa 1/5 di corsa; in Malaysia appena ha iniziato a piovere ecco la safety car. Mi dispiace, ma questo significa snaturare l'evento sportivo.
La morte di un commissario non è sufficiente per far fermare la corsa? Che senso ha correre sul bagnato se quando si scatena un temporale ecco che arriva la safety car? E che dire dell'iniquità sportiva della misura? Con l'uso della safety car chi si costruito un vantaggio se lo vede annullare non per sue colpe, così come chi ha commesso gravi errori può vederseli abbonati senza meriti. Va bene che la TV ha le sue esigenze e i suoi tempi; va bene che le corse in 2 manche sono difficilmente comprensibili, ma secondo me a questo punto si è passata la misura.