13/09/2001
Tempo di lettura: 2 minuti
Tutti sono a conoscenza dei tragici fatti che hanno colpito gli Stati Uniti d’America. La Formula 1 ha preso delle decisioni in merito all’accaduto: è certo che il Gran Premio d’Italia si correrà regolarmente nel corso di questo weekend, ma saranno adottati comportamenti adeguati al lutto che ha ferito i cuori di quasi tutto il mondo. Il presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, ha affermato che i festeggiamenti programmati per il fine settimana italiano dal team in rosso, non avranno luogo per ovvie ragioni. Ed è stato da poco confermato che le due vetture di Maranello non presenteranno alcuno sponsor o comunque alcun logo commerciale sulla carrozzeria. Tale accordo è stato preso, logicamente, con i fornitori e le case i cui nomi compaiono sulle monoposto numero 1 e 2. Michael Schumacher ha preferito non esprimersi con i giornalisti riguardo le tipiche domande pre Gran Premio, come segno di rispetto per le vittime e per i loro cari. Addirittura è incerta la presenza delle due Jaguar per l’intero weekend. Infatti Niki Lauda ha fatto comprendere che, nonostante i piloti siano già giunti in Italia, è quasi del tutto sicuro che il team del Giaguaro non competerà. Intanto si fa largo la notizia che il Gran Premio degli Stati Uniti, in calendario il 30 settembre, verrà corso comunque. Mi permetto di esprimere un parere personale a riguardo: viste le tragiche e del tutto inaspettate condizioni alle quali abbiamo assistito, mi sembra un atto di vera e propria imprudenza rispettare un appuntamento iridato che vedrà l’afflusso di quasi 200.000 persone ad Indianapolis. Lì, un presunto attacco da parte dei terroristi, darebbe luogo ad un’enorme tragedia nell’olocausto che si è vissuto in questi giorni. Speriamo che venga presa la saggia decisione di annullare tale weekend di gara.