Ci avviamo ad assistere all'ultima gara del Mondiale 2001

11/10/2001 Tempo di lettura: 5 minuti

Sebbene siano passati sette mesi e mezzo dall’inizio del Mondiale 2001, ci avviamo alla conclusione, al gran finale di una stagione che, come molti hanno detto, si può definire “tinta di Rosso”. Giappone, Suzuka, una pista che ha da sempre rappresentato qualcosa di speciale molto probabilmente perchè numerosi campionati si sono decisi lì, su quell’asfalto, su quell’unico tracciato “ad otto” che fa parte del calendario della Formula 1. Nel 1997 vinse Michael Schumacher, che diede un’energica zampata a Villeneuve, il rivale di ben quattro anni fa! Nel 1998 e nel 1999 Hakkinen coronò i suoi sogni di gloria, sottraendo alla (sfortunata) Ferrari le sue grandi ambizioni mondiali. Nel 2000, finalmente, arrivò la grande rivincita, il momento della vittoria per il team di Maranello. Stavolta, nel corso del primo vero anno del terzo millennio, c’è un’atmosfera diversa, per via di tante ragioni. Prima fra tutte, la terribile ombra del terrorismo, che sovrasta i cuori spaventati di milioni di persone civili. Andando alle altre (secondarie e ben meno gravi) ragioni, troviamo il fatto che due grandissimi protagonisti della massima categoria ci saluteranno dall’autodromo di Suzuka. Alesi, dopo questa tappa, è ormai fuori dalle corse, per varie motivazioni che lo hanno spinto a prendere questa difficile ma netta decisione; Hakkinen, invece, con qualche probabilità, tornerà nel 2003, dopo un lungo periodo di riposo insieme alla moglie ed al figlio, che durerà tutto il 2002, o quasi. Come ultima causa, va detto che i giochi mondiali sono stati chiusi da un pezzo, in quanto tra poco saremo a due mesi dall’indimenticabile trionfo ungherese. Certo, ancora restano altre posizioni ed altre emozionanti lotte, ma la storia è già stata scritta, in gran parte. Il circuito di Suzuka è sicuramente abbastanza affascinante, con tutte le difficoltà che presenta: grandi “esse”, chicane, varianti, curvoni veloci… E’ la pista dove chi ha più conoscenze tecniche, ha maggiori probabilità di successo. E le gomme giocano un ruolo non indifferente, essendo l’asfalto molto abrasivo. Così come le strategie sono un altro punto chiave della gara giapponese. Ricordiamo che il successo ferrarista dell’anno passato è stato anche e soprattutto dovuto ad una gestione più efficiente delle soste ai box. Si è molto parlato dell’ipotetico sorpasso di Barrichello ai danni di Coulthard, al fine di far guadagnare in via definitiva a Rubens la seconda piazza nel Mondiale Piloti. Affinchè ciò avvenga, bisogna che si verifichino situazioni molto particolari, con tanto di eventuali problemi alla McLaren numero quattro (e sottintendendo una vittoria del brasiliano). Tra le quasi certezze, possiamo dire che la Sauber, con i suoi ventidue punti in classifica, ha poco da temere, poichè Bar e Jordan la seguono entrambe a cinque punti di distacco, i quali, per i non top-team, sono un divario abbastanza grande. Ovviamente, per assistere qui in Italia alla gara, sarà necessario stare al gioco del fuso orario: la competizione parte domenica alle 7:30, ovvero di mattina presto, costringendo tutti i tifosi ad una giornata festiva più lunga del solito, e con meno ore di sonno nelle ore antimeridiane. E’ più che scontato affermare che tale Gran Premio è quasi il primo del 2002: a giochi fatti, molte squadre proveranno soluzioni in vista dell’anno seguente, specie in quanto i test potranno farsi vivi, per regolamento, dopo Natale! Un augurio di buona fine stagione a tutte le scuderie, e che vinca il migliore!

Le posizioni della scorsa edizione:
1- Michael Schumacher (Ferrari) 53 giri pari a 310,792 km in 1h29'53''435
2- Mika Hakkinen (McLaren)
3- David Coulthard (McLaren)
4- Rubens Barrichello (Ferrari)
5- Jenson Button (Williams)
6- Jacques Villeneuve (Bar)