13/10/2001 Tempo di lettura: 3 minuti

L’ultima pole position del 2001 va a Michael Schumacher, che ha dimostrato grandi capacità, come sempre, al volante della sua Ferrari, dominando quasi dal principio fino alla fine, con la F2001. Effettivamente è questa la più apprezzabile caratteristica di tale monoposto: il costante rendimento, specie nelle prestazioni e nell’affidabilità. Ciò, unito alla tecnica del quattro volte Campione del Mondo, ha costituito il motivo essenziale per cui, nel corso di questa stagione, il team di Maranello ha chiuso i giochi con numerose gare d’anticipo, in altre parole già da due mesi! Seconda piazza per Juan Pablo Montoya, che ha tentato più e più volte di rompere il monopolio del pilota tedesco, ottenendo un buon risultato: la partenza in prima fila accanto al pole-man. Terzo tempo per Ralf Schumacher, seguito da Barrichello, che, purtroppo, non è stato in grado di dare la zampata finale per risalire la griglia di qualche posizione; quinto Mika Hakkinen, che domani correrà la gara (?) dell’arrivederci alla Formula 1. Sesto il nostro Giancarlo Fisichella, che ha ottenuto un buon piazzamento, nel quadro generale delle difficoltà Benetton e Renault. Dall’anno prossimo le cose dovrebbero cambiare con l’approdo del romano in Jordan. Settimo Coulthard, per il quale non sarà molto difficile cercare di mantenere la seconda posizione in classifica: per perdere tutto, dovrebbe arrivare oltre la quarta posizione, con una vittoria di Rubens, cosa piuttosto improbabile. Ottavo Jarno Trulli, seguito da Button, Heidfeld, Alesi, Raikkonen, Irvine, Villeneuve, Frentzen, De La Rosa e Panis. Diciottesima piazza per Alonso, Enge (autore di un fuoripista verso la fine della sessione), Bernoldi, Verstappen (le due Arrows hanno avuto un vero e proprio crollo rispetto a qualche gara fa) e Yoong. Domani la gara avrà inizio alle 7:30. Sarà l’ultima del 2001, l’ultima di un anno che la storia assocerà alla morte che ha colpito il mondo intero, dagli spaventosi attentati dell’11 settembre, alla tragedia di Linate, ai bombardamenti in Afghanistan.