Gara: Ritorno alla normalità
Dopo i GP corsi all'insegna della lotta per il nulla da parte della Ferrari, decisa ad ottenere il secondo posto con Barrichello, si torna alla normalità, con il brasiliano a lottare contro se stesso nelle retrovie con una strategia assurda e gli altri protagonisti a contendersi la corsa. Ci ha provato all'inizio Rubens, entrando come un terzino alla Casio chicane su Montoya, il colombiano ha lasciato fare e gli si è ripresentato a fianco nella curva successiva ripassandolo, il brasiliano da quel momento non ci ha più provato, nonostante avesse una vettura più veloce. La vittoria se la giocano Schumacher e Montoya, con il primo che viaggia in carrozza grazie ad un avvio solitario ed il secondo che all'inizio, come già detto, deve sbrigarsela con Barrichello, ma una volta espletata la formalità non ha nulla da invidiare al tedesco in termini di prestazioni. Dietro ai due di testa una McLaren dimessa, ormai stabilmente dietro alla Williams ed un Ralf "casinaro" che sta ponendo termine alla sua stagione in maniera indecorosa, sparlando a destra e sinistra contro tutto e tutti e combinando ben poco in pista.
Eroe del GP
Alonso: forse la miglior prestazione dello spagnolo quest'anno. Al solito si qualifica più in alto che può ed in gara è un vero show: deve restare dietro a Verstappen e Panis per il primo run, li passa al pit stop e poi si mette a girare sui tempi delle Benetton per il resto della gara. Eccezionale.
I leoni
Schumacher M: un weekend che è la risposta migliore dopo le recenti, patetiche gare al servizio di Barrichello. E' abituato a vincere e fa bene il suo mestiere solo in queste condizioni. Incredibile in qualifica..
Montoya: finale di stagione da applausi con un'altra gara impeccabile impreziosita da una manovra su Barrichello da cardiopalma. Essere così vicini a Schumacher nell'anno del debutto a Suzuka è una delle migliori credenziali per il futuro.
Hakkinen: aveva in tasca un terzo posto meritato che cede a Coulthard come ringraziamento per i servigi ottenuti in passato, ottima uscita di scena
Trulli: una gara che riflette la sua stagione: in coda ai primi fino a quando può, poi perde le posizioni ai pit stop. Forse sarà stato contento di perderle a favore del team per cui andrà a correre l'anno prossimo.
Il limbo
Barrichello: è semplicemente insufficiente. Insufficiente in qualifica quando manca ancora per pochi centesimi la prima fila, insufficiente in gara dove deve adottare per l'ennesima volta una tattica assurda per restare a galla che non lo vede veloce (o determinato) a sufficienza per attuarla decentemente
Coulthard: la solita garetta incolore senza pretese, forse per la McLaren sarà meglio puntare su qualcosa d'altro per il futuro.
Button: mostra i suoi limiti nei confronti di Fisichella, anche se con la vettura che guadagna in competitività comincia ad assomigliare al Button del 2000
Villeneuve: lotta per tutta la gara, tra sorpassi subiti ed effettuati, ma alla fine il bilancio è magro
I bocciati
Schumacher R: a prima vista si direbbe che la pressione è troppo forte per lui. Forse sta incontrando i suoi limiti di pilota contro un compagno di squadra che si dimostra molto più duro di quanto si aspettasse. Esce dal Gp giapponese battuto in qualifica e frastornato da una gara che lo ha visto protagonista di una serie di idiozie a catena. Ma se è a questo livello ora che non si sta giocando niente, cosa succederà quando dovrà lottare per qualche obiettivo?
Fisichella: ottimo in qualifica, nei primi giri compie un erroraccio che gli costa le posizioni che contano, peccato perchè era molto veloce e poteva accodarsi al gruppo dei migliori, invece deve accontentarsi di seguire Trulli per metà gara.
Panis: mentre lui non riesce a passare Verstappen, Villeneuve lotta tutta la gara e passa in pista Button. Troppo poco.
Heidfeld: si qualifica male e dimostra che quando c'è da lottare rimane indietro.
Irvine: c'è poco da fare, con lui la Jaguar non sta andando da nessuna parte. .
De la Rosa: primo stint lunghissimo che non gli giova a niente. Corre praticamente da solo, staccatissimo dal gruppo centrale
Yoong: Alonso sarà pure un fenomeno, ma prendersi dal proprio compagno di squadra mediamente 2-3 secondi al giro è veramente tanto
Enge: è nuovo, ma certe cose dovrebbe sapere come si fanno: nel giro di formazione vede che Verstappen lo passa ed in griglia non recupera la sua posizione, poi quando la Minardi espone i cartelli per il rientro dei propri piloti lui pensa che siano i suoi e si accoda...
Non giudicabili
Alesi, Raikkonen: fuori subito per il cedimento di una sospensione della Sauber.
Verstappen, Bernoldi: bolliti da una Arrows ormai allo sbando.
Frentzen: un contatto con de la Rosa all'inizio mette fine alla sua gara, anche se mostra notevole velocità, quando può
Il mio punto di vista
Lo specchio del futuro
In Italia e negli USA c'era stato un assaggio, ma il Gp del Giappone è stato un po' l'antipasto della prossima stagione, o meglio la conferma di alcune tendenze che potranno essere rivoluzionate solo dalla bontà o cattiveria dei progetti delle vetture 2002. Schumacher è sempre al top, ma dietro di lui parecchio si sta muovendo. Montoya è in crescita costante e sembra in grado di superare l'ostacolo Ralf, protetto finora da una reputazione di pilota veloce e costante che non sembra potergli bastare quando deve lottare con suo fratello e soprattutto quando viene messo alle corde da un esordiente per il secondo anno consecutivo. Barrichello sembra veloce e spettacolare, ma come al solito raccoglie poco e pare non essere in grado di reggere alla pressione. Sapendo di avere una sosta in più di tutti credeva che i sorpassi li avrebbe dovuti solo fare e non subire, appena ne ha subito uno si è bloccato ed adeguato girando ad un secondo al giro più lento del suo potenziale, buttando all'aria i piani del team. Team che, si spera, si sarà accorto che il brasiliano non è una carta da giocare in ottica mondiale: ha fallito nei momenti critici ed è riuscito a stare davanti solo quando la superiorità del mezzo lo metteva al riparo dai suoi sbalzi emotivi. In casa McLaren ci sarà il primo ribaltone dopo tanti, troppi anni di Hakkinen-Coulthard, spiace che Mika se ne vada perchè forse c'è la convinzione che troppe coincidenze lo abbiano fatto decidere per il ritiro mentre le prestazioni sono ancora buone. Coulthard continua a non convincere: un paio di gare furibonde all'anno sono sempre troppo poche per essere un candidato al titolo, ma a Woking non se ne accorgono. E dietro? La Benetton è in forte ripresa, tanto che se si guardano le posizioni medie in qualifica dei piloti, sono risaliti costantemente e senza scivoloni da una 20. posizione del 4.-5. Gp alla 7.-9. delle ultime gare. Con una Honda incolore sembrano poter essere loro la quarta forza, se poi in inverno faranno un passo avanti, tanto meglio per lo spettacolo. Dietro a questi brilla la stella di Alonso ed in generale buona parte della nuova guardia che ha convinto alla prima prova: Raikkonen, Button, Heidfeld. Un buon menu per il 2002.