Si avvicina l’ennesima prova della stagione 2002, e la convinzione che il titolo sia, ancora una volta, rosso, si fa prepotentemente strada. Quattro gare vinte, stravinte, sulle prime cinque competizioni. Più di mezzo minuto lasciato a Montoya nel recente gran premio di Spagna. Quasi il doppio dei punti in classifica piloti rispetto al secondo, ovvero il colombiano. Record su record, vittorie su vittorie… Stiamo parlando di un binomio quasi invincibile: Michael Schumacher + Ferrari. Adesso giunge la sesta prova in calendario, l’A1-Ring, Austria! Pista dove il Kaiser non ha mai vinto una gara. Circuito dove il tedesco cercherà di sfatare questa strana coincidenza. L’anno scorso proprio lui fu protagonista, con Juan Pablo, di una frenata estrema in una curva lenta del tracciato di Zeltweg, incidente causato dall’inesperienza del giovane colombiano, dalla sua irruenza nei duelli. Incidente che ha del tutto compromesso una gara probabilmente tinta di rosso. Ma, lasciando da parte i tempi e le gare passate, diamo un’occhiata al futuro, al gran premio che questa stessa domenica sarà corso in Austria. Prima di prendere l’argomento della prossima gara, però, vorrei fare il punto della situazione sui test effettuati in giro per l’Europa dalle squadre avversarie della Ferrari. Andiamo per ordine cronologico: 30 aprile, test un po’ da tutte le parti. A Valencia provano la Williams, con Pizzonia, che lavora sulle gomme, mentre Gene lavora in contemporanea su un tracciato francese, per sviluppi sull’aerodinamica. Wurz, tornando in Spagna, ha lavorato sulla McLaren, insieme a Darren Manning, il quale ha corso sull’ibrida (telaio vecchio, motore nuovo). La Sauber, sempre a Valencia, è andata avanti con Massa, mostrando una certa lungimiranza, in quanto ha lavorato in vista di Monaco, soprattutto. Alonso, sulla Renault, si è dato da fare con il traction control e le coperture. Passiamo al primo maggio, quando all’Estoril hanno provato la Bar e la Toyota, quest’ultima con Ryan Briscoe, che ha effettuato 112 giri totali. A Silverstone hanno lavorato l’Arrows e la Jordan, quest’ultima con Sato. A Valencia la Renault, con Alonso e Trulli, sullo sviluppo del sistema antispin e sul propulsore. Il 2 maggio ha terminato la Toyota all’Estoril, lavorando su telaio ed aerodinamica, mentre a Valencia Coulthard ha fatto volare la sua Freccia d’Argento, e la Sauber ha continuato lo sviluppo con Massa, con risvolti molto positivi. Passiamo al 3 maggio: Valencia, la Williams prosegue e termina i test, lavorando su vari elementi, ma concentrandosi sul propulsore. Il miglior tempo è stato di una Renault, ovvero quella di Trulli. Il 4, sabato, ha lavorato la Jordan in Inghilterra, su un rettilineo (Elvington) con Lasèe, collaudatore tedesco (peraltro molto giovane), ed a Silverstone ha girato Sato, effettuando modifiche alle sospensioni anteriori per il Gp di Monaco. Qualche problema tecnico ha rallentato i lavori del team in giallo. Per quanto riguarda l’Italia, la Minardi (che, oramai, tende ad essere sempre meno italiana) ha rafforzato gli alettoni, soggetti a vergognose rotture nel corso del weekend spagnolo. Ed a quanto pare le modifiche sono servite. Mentre Badoer ha collaudato rapidamente, lunedì, le monoposto per l’Austria. In totale tre, ovviamente una per Schumacher, l’altra per Barrichello, la terza la T-Car (muletto). All’A1-Ring scopriremo cosa davvero accadrà a questo mondiale… Se la superiorità Ferrari, insieme alla favolosa costanza di Michael Schumacher, dominerà l’ennesimo gran premio, sarà al 90% un campionato dal vestito vermiglio. Che trionfi lo spettacolo!
Le posizioni della scorsa edizione
1- David Coulthard (McLaren Mercedes), 71 giri pari a 307,146 km in 1h27’45’’927, media oraria di 209,977 km/h
2- Michael Schumacher (Ferrari) a 2’’190
3- Rubens Barrichello (Ferrari) a 2’’527
4- Kimi Raikkonen (Sauber Petronas) a 41’’593
5- Olivier Panis (Bar Honda) a 53’’775
6- Jos Verstappen (Arrows Asiatech) a 1 giro
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