E dopo ben otto mesi, torna la McLaren, scintillante più che mai, con un David Coulthard che ha davvero lavorato al top. Interrotto il dominio rosso, dunque, per la gioia ed il sollievo dello spettacolo, che, come oggi si è voluto dimostrare, per fortuna non muore così facilmente. David è il terzo vincitore del 2002 (Ralf, Michael e lui), e porta nuovamente al successo la McLaren dopo l’ultima vittoria avvenuta negli Stati Uniti, nel periodo del settembre 2001, poco dopo quell’attentato pervaso di sangue e follia pura. Ultima vittoria che fu regalata da Mika Hakkinen; ultimo strepito prima della fine (?) della sua nobile carriera. Coulthard ha tirato fuori le unghie sin dalla partenza, bruciando sorprendentemente Montoya; a vedere la scena dalla camera car della McLaren viene da ridere: la Williams numero 6 è stata letteralmente lasciata dietro, con grande sorpresa di tutti, o quasi… E dopo quel momento, David ha tenuto molto bene la sua prima posizione, nonostante un decadimento, nei primi giri, delle Michelin, che poteva portargli seri problemi (si era creato un trenino di ben tre vetture dietro la sua…); alcune fumate dal posteriore in entrambe le Frecce d’Argento hanno fatto pensare al peggio, ma poi il successo è arrivato ugualmente. Stavolta la Ferrari ha giocato meno pesante, in quanto il superpotere visto sinora non c’è stato più, in quel di Monaco. Michael si è giustamente accontentato di un secondo posto, più sei ottimi punti per la sua conquista mondiale. Adesso ha 33 punti più di Montoya, secondo in classifica piloti, e tale divario risulta davvero profondo, abissale, sarebbe il caso di dire. Anche se sappiamo che poche gare di disgrazia bastano ad annullare tale distacco, e la Ferrari, certamente, saprà come giocare le sue future carte al fine di non lasciarsi sfuggire quest’ennesimo campionato… Terzo posto per Ralf, che non è sembrato molto aggressivo, se non in quel trenino iniziale, sicuramente spettacolare in un contesto come quello monegasco… Quarto, per la gioia di noi tifosi italiani, il nostro Jarno Trulli, che finalmente va a punti, mentre subito dopo troviamo Fisichella, che ottiene altri due punti, vitali per sè e per la sua scuderia, la Jordan. Sesto Heinz Harald Frentzen, anche lui in gamba nelle stradine di Montecarlo, seguito da uno sfortunato Rubens Barrichello, dal quale si è dovuto difendere fino agli ultimi giri. Rubens ha commesso alcuni errori, nel corso della competizione: all’uscita dal tunnel ha praticamente tamponato Raikkonen, rientrando poi ai box per cambiare l’ala anteriore. Come se ciò non bastasse, gli è stata comminata una penalizzazione (i dieci secondi di stop and go) per tale errore; ancora: mentre entrava per scontare i dieci secondi, ha sorpassato, sebbene di poco, il limite di velocità in pit lane, dovendo quindi scontare un’ennesima penalità, stavolta il drive trough. Giornata nera per lui, quindi. Ciononostante ha ottenuto un (poco) confortante settimo posto finale. Seguono Heidfeld, Irvine, De La Rosa, Webber e Bernoldi (questi ultimi a qualche giro dai primi arrivati). Passando ai ritirati, troviamo Salo, uscito per una distrazione, con conseguente impatto sulle barriere (la stanchezza gioca anche questi brutti scherzi). Poi troviamo Massa, che, prima, ha agganciato Bernoldi, per una frenata troppo ritardata, alla fine del rettifilo d’arrivo. Poi, sempre alla fine del rettilineo, poco prima della St. Devote, è andato ad impattarsi perpendicolarmente (l’inclinazione più pericolosa) alle barriere di protezione, fortunatamente dotate, in quel punto, di numerose file di pneumatici. L’impatto è stato molto forte, ma Felipe ne è uscito solo sotto leggero shock. Panis e Button, sempre alla St. Devote, sono usciti per un incidente tra di loro (Button ha cercato di superare il francese, spingendolo invece fuori, con la propria vettura). Montoya è stato tradito dal suo propulsore Bmw, ed ha fatto da tappo a Michael Schumacher per gran parte della gara. Villeneuve, in partenza, è rimasto fermo, per ripartire poco dopo, ma dai box. Tentativo vano: la sua Bar non gli ha comunque consentito di arrivare al traguardo. Ricordiamo che tale scuderia è l’unica a non aver conseguito nemmeno un punto nel 2002! Raikkonen, avendo subìto il famoso tamponamento da parte di Barrichello, ha cercato di fare riparare qualcosa ai box, tramite le adeguate sostituzioni, ma, non molto dopo essere ripartito, è dovuto rientrare per il definitivo ritiro. All’ultimo troviamo Yoong, Sato e McNish. Sato è stato protagonista di un incidente molto pericoloso, in galleria: si è impattato lateralmente sulle barriere esterne del tunnel, mentre Fisichella (tra l’altro suo compagno di squadra) gli era dietro; poi si è intraversato sulla pista, con una marea di detriti, piccoli e grandi, a fargli da scia, fino a quando la “folle” corsa non è stata fermata dalle stesse barriere che si trovavano un po’ più in là, e che hanno bloccato la corsa della sua vettura. Il prossimo appuntamento (ci avviamo alla metà del campionato) è in Canada, sul circuito di Montreal, lì dove la Williams potrebbe essere, ancora una volta, vincitrice...