Il Mondiale di F1 2021, organizzativamente parlando, è stato un grande successo. 22 i weekend totali in calendario andati a buon fine nonostante diverse cancellazioni a causa della Pandemia (arrivate prima dell'inizio ma anche a stagione in corso). L'allentamento delle restrizioni negli ultimi mesi, in particolare per quanto riguarda le zone rosse del Regno Unito, ha contribuito notevolmente a questo risultato, tuttavia, l'emergere della variante Omicron ha complicato nuovamente la situazione. Ad oggi, infatti, molti Paesi stanno ripristinando alcune limitazioni.
Tema GP di Australia
I riflettori, dunque, si spostano sul GP d'Australia, previsto a Melbourne ad aprile. Attualmente l'ingresso nel Paese rimane strettamente controllato, con i visitatori che devono sottoporsi a una quarantena di 14 giorni negli hotel. Il timore è che la gara venga nuovamente cancellata proprio come avvenuto in questa stagione.
Le parole di Nielsen
Steve Nielsen, uno dei più alti dirigenti del circus, è intervenuto ai microfoni di Autosport per parlare della vicenda:
"Mentirei se dicessi che non sono un po' preoccupato, lo sono. Perché l'ottimismo che avevamo un paio di mesi fa sul fatto che la pandemia stesse arretrando è stato un po' represso nelle ultime due o tre settimane. È una situazione in continua evoluzione. Fin dall'inizio, questa cosa è aumentata e diminuita, a seconda della regione in cui ti trovi. E abbiamo dovuto aggirare i tassi di infezione in continua evoluzione e cercare di adattere il tutto con il nostro calendario. Penso che l'unica cosa a nostro favore è che nel 2020 la pandemia era una cosa nuova per tutti. Mentre ora, nonostante sia ancora una cosa terribile, il mondo sta gradualmente imparando a conviverci. I paesi stanno mettendo in atto protocolli più robusti e imparando a convivere con il virus. Il che, si spera, significa che possono continuare ad accettare visitatori internazionali, cosa ovviamente necessaria per poter portare avanti il nostro campionato. Quindi siamo nervosi. Piano B? Onestamente, siamo sul piano A. E non stiamo cercando alternative al piano A. Se sarà necessario lo faremo. Ma al momento è un'ipotesi molto lontana".