Button: Peccato che la McLaren non abbia tenuto duro con Honda. È stato facile puntare il dito...

La Honda è tornata in F1 nel 2015, dopo un'assenza di sei stagioni, come produttore di motori per la McLaren. Il connubio non è andato come si sperava, e le parti si sono separate dopo tre anni difficili e senza successi. Poi, un primo accordo con la Toro Rosso, nel 2018, ha spianato ai giapponesi la strada per unirsi alla Red Bull. E tutti sappiamo come è andata, con Max Verstappen che ha vinto il Mondiale 2021 e con l'Honda che abbandonerà (come produttore) nuovamente il circus.

Jenson Button, ex pilota, che ha guidato la McLaren nel 2015 e nel 2016, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Autosport in cui si è soffermato proprio sull'infelice matrimonio tra il team di Woking e la casa nipponica, e su tanto altro ancora. Di seguito un estratto delle sue parole.

Le parole di Jenson Button

Sull'esperienza in McLaren e sul rapporto del team con Honda

"Ero con loro all'inizio di questo progetto (ibrido V6, ndr) e non è stato facile per loro. Nell'era ibrida, hanno faticato quando sono arrivati ​​per la prima volta. Erano ovviamente un paio di anni indietro rispetto a tutti gli altri. C'erano molti problemi di affidabilità. E penso che sia un peccato che la McLaren non abbia tenuto duro con loro. È stato molto facile per loro puntare il dito quando non erano competitivi e hanno indicato la parte più inaffidabile, ovvero il motore"

Sulla vittoria dell'Honda con Red Bull

"Ma ora andando avanti, lavorando con una squadra come Red Bull e tutta la loro esperienza, sembra che abbiano trovato un'ottima partnership. È bello vedere la Honda vincere di nuovo, perché la loro ultima vittoria prima dell'era con la Red Bull è stata la mia nel 2006, molto tempo fa nello sport. Quindi è bello vederli vincere".

Sul nuovo addio dell'Honda alla F1

"Sono così appassionati delle loro corse, ed è un peccato vederli partire di nuovo. Ma ho un'idea di quanto stanno spendendo, e sono un sacco di soldi, quindi capisco perché vogliono andarsene. È ora. Ma hanno avuto un anno fantastico in questo sport ed è adorabile per loro, perché non è stata la stagione più facile per loro in questo viaggio".