Michael Schumacher sbanca in terra tedesca

28/07/2002 Tempo di lettura: 4 minuti
Altra prova di forza da parte della Ferrari in Germania. Michael Schumacher stravince: è Campione del Mondo da appena una settimana, per la quinta volta nella carriera, unico nella storia insieme a Juan Manuel Fangio; vince la sua nona gara del 2002, in terra tedesca, nella sua patria, mandando in totale estasi un pubblico che impazzisce per lui e per la Rossa che pilota da anni. E’ la decima vittoria Ferrari su dodici gare di questa stagione; il mondiale costruttori, per completare l’opera, si avvicina sempre di più, e nel team di Maranello non si può certamente chiedere di meglio. E’ la vittoria numero 62 per Michael, e, personalmente, ritengo che sarà molto difficile, in tempi brevi, poter eguagliare questi suoi numeri. Dovremo sicuramente attendere lunghissimi anni, prima di poter vedere in pista, in F1, qualcuno in grado di “rompere” i record suddetti. Tra l’altro abbiamo appena assistito alla prima vittoria di Michael, da quando è in Ferrari, sul tracciato di Hockenheim, nella patria sua e dei suoi tifosi; l’altra vittoria risale a ben sette anni fa, nel 1995, con la celebre Benetton Renault. La seconda posizione è oggi toccata a Montoya, che avrebbe dovuto essere terzo, se non ci fossero stati alcuni problemi per Ralf Schumacher. Juan Pablo è stato autore di un affascinante quanto mozzafiato duello con Kimi Raikkonen, nelle prime fasi di gara; i due piloti se le sono date di santa ragione… Del resto, con Juan Pablo, si sa, lo spettacolo è quasi sempre assicurato! Terzo posto, dunque, per il fratello del campione del mondo; Ralf si è dovuto fermare, a quattro giri dal termine della competizione, per farsi aumentare la pressione delle valvole da un meccanico, proprio in conseguenza ad una sicura perdita di essa. Al quarto posto è arrivato uno (ancora per l’ennesima volta) sfortunatissimo Rubens Barrichello: durante una sosta ai box, il bocchettone della benzina ha fatto i capricci, facendogli perdere secondi molto preziosi. Quinto arrivato, David Coulthard, autore di una gara quasi incolore, se non per qualche sorpasso effettuato su Jarno Trulli nel corso della prima metà di gara. Sesto Heidfeld, che porta un prezioso punto alla Sauber. Al settimo troviamo l’altra vettura blu, quella di Felipe Massa, che se l’è cavata discretamente sul nuovo circuito di Hockenheim. Dopo di lui, gli ultimi due classificati al traguardo: Sato e Salo. Come sempre, nonostante siano ormai morti i rettilinei della vecchia pista, la strage di motori è avvenuta, anche se ci sono stati problemi al cambio in più di una vettura: infatti i ritirati sono ben dodici! Si tratta, nell’ordine, di: Fisichella, che stava conducendo una gara interessante (motore); Raikkonen (ha scoppiato una ruota ed ha poi danneggiato parte del retrotreno); Irvine; Bernoldi (motore); Panis; Trulli (motore); Villeneuve; Button; McNish (ancora una volta il propulsore Toyota va arrosto); Webber (la Minardi è oramai precipitata…); Frentzen (anche la Arrows ha quasi perso ogni speranza…); De La Rosa (che si è fermato quasi subito). Adesso il prossimo appuntamento avverrà tra tre settimane, in Ungheria, dopo la tipica pausa estiva che coinvolge anche la F1.

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