Spa continua ad essere un tracciato storico, nonché fortunato, per Michael Schumacher: 63esima vittoria, sesta doppietta stagionale, primo pilota nella storia della Formula 1 ad arrivare primo per ben dieci volte nella medesima stagione, dodici vittorie Ferrari su 14 prove finora disputate. Per qualcuno saranno soltanto banali numeri che si aggiornano gara dopo gara, ma è così che si costruiscono i record, è così che si costruisce la storia di questa categoria automobilistica mondiale, forse la più importante e conosciuta. Dalla partenza al traguardo le emozioni non sono state, come oramai accade da molto tempo, particolarmente forti. Tutt’altro: Michael è partito bene, restando in prima posizione, mentre Rubens ha subito trovato un varco per porsi dietro il tedesco. Molto deludente lo start di Raikkonen, che non è stato sufficientemente aggressivo, ed ha quasi lasciato che Barrichello e Montoya lo passassero senza impedimenti da parte sua. Il dominio rosso si è avvertito sin dai primi dieci giri: Schumacher guadagnava, giro dopo giro, manciate enormi di secondi sugli altri, in primis Montoya, che era in terza posizione, quindi il primo dei “mortali”. Terza posizione finale per Juan Pablo Montoya, almeno in grado di mantenere vive le speranze di qualche passo avanti verso l’avvicinamento nei confronti di questa schiacciante Ferrari. Quarto un bravissimo David Coulthard, che ha saputo accontentarsi delle proprie risorse, sfruttandole nel migliore dei modi. Quinto Ralf Schumacher, penalizzato da una certa lentezza in alcuni tratti, e da varie perdite di tempo nel corso della competizione (marcia sbagliata nella ripartenza dai box, testacoda…); al sesto posto, quindi in grado di portare a casa un pur sempre prezioso punticino, troviamo Eddie Irvine. Settimo Mika Salo, con la Toyota, seguito a sua volta da Villeneuve, McNish, Heidfeld e Sato. Tra i ritirati abbiamo: Panis (rottura propulsore Honda); Fisichella (anche il suo motore Honda ha avuto una violentissima esplosione, con tanto olio e fiamme da incendio… i giapponesi non ne saranno entusiasti); De La Rosa, a causa di una sospensione rotta; Massa; Raikkonen (ko il suo Mercedes); Trulli (anche il Renault ha dato forfait); Davidson (dal prossimo Gp dovrebbe riprendere a correre Yoong); Button (stesso guaio del compagno di squadra Trulli); Webber. Il prossimo appuntamento è uno dei più attesi, specie per l’accanita tifoseria italiana: Monza, tempio della velocità, unico vero tracciato veloce rimasto intatto, successivamente alla “castrazione” di Hockenheim. Lì lo spettacolo sarà ancora più grande, specie se a distruggere record precedenti ci sarà una monoposto colorata di rosso e pilotata da un certo tedesco...
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