Dopo aver corso con squadre di centro classifica per dieci anni, Perez si è unito a una super competitiva Red Bull nel 2021 salendo insieme a Verstappen su una macchina in grado di vincere il titolo.
Per sua stessa ammissione, il messicano ha avuto non pochi problemi ad ottenere il massimo dalla macchina dello scorso anno e ha finito la stagione al quarto posto nella classifica piloti, a 205.5 punti da Verstappen.
In diverse occasioni, come nel Gran Premio di Turchia o nel finale di stagione ad Abu Dhabi, Perez ha svolto un ruolo di supporto per Verstappen nella sua lotta al titolo contro Lewis Hamilton, rivestendo ufficialmente il ruolo di secondo pilota fin dalle prime gare della stagione, ma sostiene che quanto successo nel 2021 non ha cambiato il suo obiettivo finale di diventare campione.
"Questo è ciò per cui sono qui - mi preparo per essere un campione del mondo", ha detto Perez a ESPN in un'intervista esclusiva. "Spero davvero di poter avere una buona macchina in questa stagione per essere in grado di lottare per questo".
Con i nuovi regolamenti che potrebbero aver resettato le gerarchie nel 2022, non vi è alcuna garanzia che la Red Bull sia in grado di lottare per i titoli anche quest'anno, ma in ogni caso Perez sa che deve battere Verstappen per avere una possibilità di realizzare il suo sogno.
"Penso che non sia un segreto che ho il compagno di squadra più veloce di tutta la griglia. Ma ci sto lavorando. Non sarei qui se non credessi in me stesso e se non ci lavorassi. Sono qui solo perché sto lavorando per essere un campione del mondo e sto dando tutto quello che posso".
Perez spera che un anno di esperienza con la Red Bull lo abbia aiutato a sbloccare le prestazioni necessarie per combattere con Verstappen nel 2022.
"Sicuramente conoscere la mia squadra e conoscere la macchina aiuterà. Sapere come funziona questa squadra semplicemente imparando giorno dopo giorno è ciò che ha fatto la differenza quando le mie prestazioni sono salite durante l'anno. Ma abbiamo anche avuto dei punti bassi molto grandi ed è stato difficile a volte. La pressione si faceva sentire. Alla Red Bull si è esposti molto. Essere onesti, concentrarsi duramente sulle cose giuste e poi fare le cose per la squadra è ciò che conta davvero. Mi sento molto più preparato per questa stagione".
Alla domanda se la pressione viene dall'interno della squadra o dall'esterno, ha aggiunto: "Entrambi. La Red Bull si aspetta un altro Max Verstappen. E anche i media, e anche i fan. Tutto deriva da questo. Sento di essere abbastanza forte in questo senso, ma richiede un sacco di resilienza. La macchina l'anno scorso era difficile, o era difficile conoscerla, ma allo stesso tempo quella macchina stava vincendo gare e vincendo il campionato, quindi era una pressione extra. Invece di cambiare squadra e avere un po' di tempo per adattarsi, si va direttamente in una squadra che sta lottando per le vittorie tutto il tempo".
Perez ha detto che confrontare i suoi dati con quelli di Verstappen ha dato un'idea del divario di prestazioni tra loro, ma spera che la nuova generazione di auto di F1 quest'anno sarà più adatta al suo stile di guida.
"Ovviamente guardo quello che fa, ma non si può sempre eguagliare quello che sta facendo. Ci vuole tempo, ci vuole del lavoro e sarà interessante, ovviamente, vedere cosa succede con le nuove auto. Naturalmente, lui sarà mega veloce. Ha una grande capacità di adattarsi a diverse situazioni, quindi ho un grande punto di riferimento con lui. Penso che nelle gare sono arrivato abbastanza vicino a lui l'anno scorso, soprattutto verso la fine della stagione. In qualifica sono ancora un po' carente e questa è una delle cose su cui abbiamo lavorato durante l'inverno per capire cosa è successo. Penso che abbiamo un quadro davvero buono di questo, e speriamo di essere in grado di fare un altro passo, trovare un'altra marcia, in qualifica e se siamo in grado di fare lo stesso in gara saremo molto forti".
Perez ha recentemente compiuto 32 anni ed è il quarto pilota più vecchio in F1, ma non ha intenzione di ritirarsi per almeno cinque anni.
"Sono davvero motivato. Non ho mai avuto l'opportunità di essere in un top team nella mia carriera. Ma ho solo 32 anni e ancora, penso di avere i migliori anni davanti a me, e finché rimango motivato continuerò. Se continuo a lavorare per essere un campione del mondo, ogni anno devi avere quella motivazione. Una volta che la tua motivazione va giù è il momento di andare a casa perché ci sono grandi cose là fuori anche senza Formula Uno. Guardo avanti, voglio rimanere almeno altri 5 anni in Formula Uno
Articolo originale su espn.com