Domenica si correrà un gran premio che ci permetterà di delineare l'andamento generale del 2001

09/05/2001 Tempo di lettura: 5 minuti
Domenica si correrà un gran premio molto importante, che ci permetterà di delineare in modo definitivo l’andamento generale di questo incredibile 2001. La scorsa gara (Barcellona) ha dimostrato pienamente come la fortuna possa assistere gli audaci e come la sfortuna sia in grado di bussare nel momento meno opportuno. Infatti il povero Hakkinen è stato bersagliato dalla sorte, che non gli ha concesso di vincere il suo primo gran premio della stagione in corso e confermare per il quarto anno consecutivo le capacità proprie e del team su tale tracciato. Il tedesco della Ferrari, invece, è stato abbondantemente baciato dalla dea bendata: vincere una gara a causa di un KO avversario a pochi chilometri dal traguardo è il colmo. Non riuscirei mai a credere che qualche tifoso ferrarista non abbia provato un po’ di pena per una meritatissima vittoria del finnico che non è paradossalmente avvenuta. La sfida che ci attenderà sul circuito dell’A1-Ring di Zeltweg vedrà, come principali protagonisti, le sei vetture dei tre rispettivi team: Ferrari, McLaren e Williams. Tale mia asserzione è la conferma che le cose si fanno sempre più difficili per chi lotta più dietro: i primi sei posti sono virtualmente, quindi con molte probabilità, destinati ad essere occupati dai suddetti team…dunque chi sarà così esaltante da conquistare qualche misero punticino, oltre ai protagonisti qui citati? La scuderia di Maranello sembra avere capito le proprie difficoltà riguardo le sospensioni che si sono rotte o indebolite in Spagna (vedi Barrichello, costretto al ritiro, e Schumacher, che ci è andato vicino, però anche e soprattutto a causa di vibrazioni alle ruote), ma saranno i fatti in pista a stabilire quanta affidabilità si sia recuperata. La McLaren non scherza nemmeno, a questo proposito: prova ne è il fatto che Hakkinen abbia subìto quel terribile stop alla fine, e che Coulthard abbia avuto quei problemi così evidenti in partenza (quella del giro di ricognizione). Ma le prestazioni a livello di tempi non sono mancate per entrambe le squadre, che hanno comunque la stoffa adatta alla vittoria. Le Williams e le coperture Michelin crescono invece sempre di più: se non fosse stato per il testacoda, Ralf Schumacher avrebbe ottenuto un buon piazzamento finale, cosa che è riuscita perfettamente a Montoya, che, in una delle sue gare forse meno esaltanti (se si pensa ad Interlagos…), ha dato dimostrazione di saper svolgere bene il proprio mestiere; anche a Zeltweg ci saranno grandi risultati per loro. La Bar è giunta ad una svolta importante nell’economia generale delle cose: è stata in grado di ottenere, in silenzio e con lucidità, un terzo posto, essenziale sia per la scuderia che per il canadese, cosa che spingerà gli uomini della suddetta squadra a migliorare ancor più di prima. Neanche a farlo apposta, appaiata alla British American Racing, ci sarà un’aggressiva Jordan, soprattutto per le prestazioni di Trulli, che sa di poter fare bene se la scuderia gli mette a disposizione i giusti mezzi per lavorare. La Sauber e la Prost sono in crescita, in particolar modo il team svizzero, che ha due piloti capaci di maturare, lentamente, ma in modo sempre costante; Arrows e Minardi hanno rappresentato costanza e grande tenacia, anche se, ad essere sinceri, merita molti complimenti Alonso, che è stato un vero leone, con una vettura che non è ancora molto veloce ed affidabile, ma i progressi si vedranno. Un discorso a parte si dovrebbe fare per il “furto” di Gustav Brunner (progettista telaio) che ha effettuato la Toyota ai danni della scuderia di Faenza. Decisamente giù sono la Jaguar e la Benetton. Questa squadra rischia davvero di arrivare ultima nella graduatoria finale, se le cose non cambiano in modo deciso la loro rotta: sia Fisichella che Button non potranno fare assai, ma si potrà salvare il salvabile, come si suol dire. E’ infatti la monoposto che non va bene, eppure il motore Renault era stato considerato come un propulsore indubbiamente brillante ed innovativo…

Le posizioni della scorsa edizione:
1-Mika Hakkinen (McLaren), 71 giri pari a 307,146 km in 1.28’15’’818
2-David Coulthard (McLaren)
3-Rubens Barrichello (Ferrari)
4-Jacques Villeneuve (Bar)
5-Jenson Button (Williams)
6-Mika Salo (Sauber)

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