20/04/2003 Tempo di lettura: 4 minuti
Michael Schumacher vince strepitosamente il Gran Premio di San Marino, aggiudicandosi finalmente il primo trionfo del 2003. Alla partenza è stato “bruciato” dall’impeto della Williams Bmw del fratello Ralf, sicuramente molto più leggera per via del minor quantitativo di benzina a bordo. Secondo posto per Kimi Raikkonen, che guadagna altri otto preziosissimi punti, incrementando così il proprio bottino iridato, e rafforzando la propria leadership, anche se il pentacampione gli ha rosicchiato due punti di vantaggio (per via della differenza di punteggio tra primo e secondo posto…); terza piazza, guadagnata con i graffi, da Rubens Barrichello, il quale ha avuto problemi ai box, nel corso dell’ultimo pit, perdendo tempo a causa di una pistola che non avvitava la ruota anteriore sinistra. Poteva anche arrivare secondo, ma con manovre da brivido, e soprattutto con traiettorie millimetriche, ha superato magistralmente Ralf Schumacher alla Variante Bassa, poco prima del rettifilo principale, ottenendo così tale grande risultato, l’ultimo prestigioso posto sui gradini del podio. Quarto, infatti, si è classificato Ralf; quinto David Coulthard, non tra i primissimi in questa gara, seguito da Alonso, che ancora va a punti, e Montoya, stranamente inerte in questo appuntamento. Ottavo posto, dunque un punticino, per Jenson Button; dopo di lui: Panis, Heidfeld, Frentzen, Da Matta, Trulli (un fine settimana di gara da scordare per lui), Pizzonia, Fisichella (che ha commesso numerosi errori in qualche duello ravvicinato); passando ai non classificati abbiamo: Webber, Firman (con il Cosworth in fiamme), Verstappen, Wilson e Villeneuve, che è stato il primo a ritirarsi. Esaltante il duello tra i fratelli Schumacher ad inizio gara, con un Ralf indiavolato alla partenza, ed il fratello maggiore che poi gli ha tolto lo scettro della prima posizione. Nonostante li abbia colpiti un gravissimo lutto familiare proprio questa notte, con la morte della madre (aveva 55 anni) a Colonia, in ospedale, i due fratelli hanno dato grande spettacolo, ed hanno dimostrato la qualità della loro professionalità di piloti, riuscendo a vincere anche questo forte trauma per quell’ora e mezza di gran premio. Nel rispettare la volontà di Michael e Ralf, ovvero di non parlare di tale drammatica situazione, ci sentiamo vicini a questi due piloti, che, in fondo, possiamo definire ragazzi come noi. Mandiamo ai due drivers un forte abbraccio, nella speranza che questi colpi bassi del destino cessino di esistere e di arrecare dolore agli animi di chi ne è colpito. Cogliamo l’occasione per ricordare un altro grande pilota, un centauro del motociclismo, che si è spento in questi giorni: Daijiro Kato, un nome che rimarrà per sempre nel cuore dei tifosi, delle due ruote e non soltanto… Il pensiero torna a Schumacher, a Michael, a quest’uomo, a questo ragazzo, a questo campione, che è tornato ad abbattere le mura della sfortuna, la quale non lo voleva vincitore dallo scorso anno. E’ tornato a sfrecciare per primo sotto la bandiera a scacchi, è tornato a dare lezioni di guida, è tornato a vincere, come è abitudine dei fuoriclasse. Chi ha sempre da ridire su di lui, dovrebbe prendere atto che, in fin dei conti, è l’unico driver che sa andare così bene fino in fondo, senza mai stancarsi della vittoria, macinando giri velocissimi a ritmi insostenibili se non per pochissimi piloti che si trovano su macchine competitive. Un campione resta sempre un campione… anche nelle situazioni più difficili.

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