09/06/2003 Tempo di lettura: 1 minuti
La Ferrari, anzi, il suo Presidente, Luca Cordero di Montezemolo, conferma fino al 2006 una buona parte del team vincente in assoluto di questi ultimi anni in F1. Da Michael Schumacher, protagonista di molti trionfi, nonché potenziale vincitore del sesto titolo mondiale, a Jean Todt, “direttore d’orchestra” della GeS (Gestione Sportiva) Ferrari e Maserati, le quali oramai corrono sugli stessi binari. Da Paolo Martinelli e Gilles Simon (reparto motori) ai grandi Ross Brawn, stratega della scuderia, e Rory Byrne, il progettista delle vetture rosse, nelle quali si trovano numerosissime soluzioni che hanno fatto scuola tra le altre squadre (dagli scarichi alti del 98 a tutti i vari particolari tecnici presenti sotto la “pelle” delle macchine di Maranello e dal punto di vista dell’aerodinamica). Tutti hanno mostrato segni di soddisfazione nel team, ed hanno confermato, ancora una volta, che una scuderia vincente non ha motivo di essere cambiata. L’unico escluso da tale rinnovo generale dei contratti è Rubens Barrichello, il cui prolungamento di collaborazione in Ferrari sarà trattato più avanti nel tempo.