Il tedesco della Ferrari taglia il traguardo ancora una volta in primissima posizione, davanti al fratello Ralf, con cui ha conteso per tutto il tempo il primo posto. 999 punti per Michael Schumacher in carriera, 54 punti in classifica, punteggio grazie al quale diventa leader del campionato mondiale piloti. Anche la Ferrari va al comando, con 85 punti in totale, nove in più rispetto alla McLaren, che ne ha 76. Come sempre, di questi tempi, le emozioni si sono susseguite sin dallo start: Schumacher (Michael) prova a superare Montoya alla prima curva, ma senza successo; Barrichello tampona Alonso, danneggiando il proprio alettone anteriore, che cambierà successivamente; Montoya, pochi giri dopo lo start, regala la seconda posizione al campione del mondo in carica, a causa di un testacoda subito dopo la chicane poco prima del traguardo. Bello il duello tra Montoya ed Alonso, che alla fine ha dovuto cedere la posizione al colombiano; tale lotta si è riproposta alla fine della gara, laddove ben quattro vetture, l’una dietro l’altra, sono transitate sotto la bandiera a scacchi. I primi due drivers arrivati li abbiamo già visti (i fratelli Schumacher); subito dopo di loro sono giunti proprio “Juancho” (come lo chiamano affettuosamente i sostenitori ed i familiari) e Fernando, praticamente attaccati. Molto bella la prestazione del giovane spagnolo su Renault, che si sta rivelando sempre più arrembante in pista… Il gran premio si è giocato sulle soste ai box: Michael è riuscito ad uscire sempre poco prima che arrivasse Ralf (il quale si è fermato, nelle due soste previste in gara, sempre prima del fratello, seppur di un giro o due), e i due si sono trovati, come si affermava sopra, quasi sempre a poco meno di un secondo di distacco nel corso della competizione. Una curiosità riguarda le gomme Michelin: sia Raikkonen che Trulli hanno perso il battistrada di una delle loro gomme, con conseguente fermata ai box, onde poter cambiare la ruota danneggiata. Tornando alla classifica dell’arrivo: quinto posto per Barrichello, che è riuscito nell’intento di contenere gli attacchi di Kimi Raikkonen, alle calcagna del brasiliano. Sesta piazza proprio per il giovane finnico, che purtroppo ha rovinato il suo fine settimana in Canada a causa dell’errore commesso nelle qualifiche, e che gli è costato la partenza dall’ultima posizione in griglia. Settimo Webber, a sua volta seguito da Panis, per la prima volta a punti nel 2003, Verstappen, e, staccati di alcuni giri, Pizzonia e Da Matta (ritiro). Passando agli altri ritirati: Trulli ha subìto numerosi problemi con la sua Renault, a iniziare dai pneumatici per concludere con il launch control, che ha deciso di non funzionare a dovere. Frentzen ed Heidfeld, ovvero le due Sauber, si sono fermati entrambi per noie alle monoposto (peccato per Nick, il quale venerdì, sotto la pioggia battente, era stato autore di una prestazione eccelsa). Coulthard è direttamente entrato ai box per un guasto sulla sua McLaren (la quale, intanto, ritarda notevolmente l’entrata in scena della Mp4/18, la nuova monoposto, una vera e propria rivoluzione tecnica rispetto all’attuale 17, a partire dalla forma abbastanza strana del musetto, molto basso, quasi attaccato ai baffi del profilo alare anteriore, più o meno come nelle monoposto di vecchia data); gli altri ritirati: Fisichella, Wilson (che stava conducendo un’ottima gara), Villeneuve, Firman. Prossimo appuntamento, tra due settimane, con un gran premio ancora più “caldo”: Nurburgring. La boa dell’attuale stagione, composta di 16 appuntamenti iridati, è stata doppiata proprio quest’oggi, con l’ottavo appuntamento. Ne restano altri otto per decidere chi vincerà nel 2003 e chi potrà puntare al massimo nella stagione successiva. Tutti i team affileranno a dovere le armi in occasione del Gran Premio d’Europa del 29 giugno…
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